Tecnologia e innovazione
Green startup
Antenne rivolte al mondo delle startup - imprese giovani, snelle, dinamiche, ad alto tasso d’innovazione - che operano nell’area della sostenibilità
Photo: flickr.com - mag3737
Isegnali che il pianeta Terra ci offre in termini di dati sugli eventi climatici, sulla temperatura del globo, sul consumo di energia e di risorse, sul numero di abitanti, sull’estinzione delle specie non sono incoraggianti, ma non per questo la speranza di una inversione di tendenza è venuta meno.
Se vogliamo essere ottimisti, non possiamo non scommettere almeno qualche fiche sulla tecnologia e sull’innovazione, come anche Tekneco evidenzia nelle sue pagine. Non ho mai creduto che la tecnologia, da sola, abbia il potere di salvarci, ma senza dubbio può essere l’elemento, insieme al fattore economico, a fare la differenza.
In questa direzione dovremmo tutti avere una antenna rivolta al mondo delle startup – imprese giovani, snelle, dinamiche, ad alto tasso di innovazione – che operano nell’area della sostenibilità, guidate da un obiettivo di profitto, come logico che sia, coniugato allo stesso tempo con una coscienza di imprenditoria sociale. Può sembrare superficialmente una contraddizione in termini ma a mio avviso è l’unica via d’uscita in un mondo nel quale proprio il profitto è il responsabile numero uno dello squilibrio che dobbiamo riequilibrare quanto prima.
La diffusione di massa di connessioni a internet e il calo costante della tecnologia hanno permesso in varie aree geografiche del mondo di raggiungere una massa critica di utenti per far sì che servizi web evoluti potessero nascere ed espandersi. Il car sharing negli Usa è una realtà in costante espansione, grazie a Zipcar, attività in decine di città negli Usa, in Canada e Regno Unito. Perché Zipcar ha successo dove altri hanno fallito? Perché ha saputo raggiungere la massa critica grazie ad un servizio facile da usare, economico e competitivo con il costo della manuenzione di una automobile in una grande città. Altre startup come la francese Blablacar vogliono coprire la disponibilità di posti passeggero nei viaggi di tutti i giorni, specialmente per andare al lavoro, monetizzando un posto libero, riducendo le emissioni atmosferiche allo stesso tempo.
Il risparmio energetico sembra essere il filone più promettente grazie al vantaggio economico direttamente collegato. A volte basta un po più di consapevolezza, sfruttando tecnologia che abbiamo già in tasca e che usiamo quasi soltanto per scopi ludici. Il Mit insieme a Sncf (le ferrovie francesi), sta sperimentando una applicazione per smartphone. Frutto del lavoro del laboratorio Senseable City diretto da Carlo Ratti, CO₂GO sfrutta i sensori di uno smartphone per dedurre il mezzo di trasporto che l’utente sta utilizzando, calcolando allo stesso tempo le emissioni equivalenti. In questo modo le alternative relative agli spostamenti in città si possono misurare anche in termini di CO₂, promuovendo quindi azioni più responsabili.
Senza dover ricorrere a tecnologie futuribili come fusione fredda o celle a combustibili, forse la soluzione al cambiamento dei nostri comportamenti poco sostenibili è già nella nostra tasca e non ce ne siamo ancora resi conto? La coppia di telefoni intelligenti e applicazioni mobili è destinata a sorprenderci molto presto, prima di quanto ci aspettiamo.
Commenti
Ci sono 2 commenti.
Rispondi
Condividi
Tag
L'autore
Luca Conti
Luca Conti, classe 1975, laureato in Scienze Ambientali apre il suo primo blog nel 2002. Da allora ha avviato uno studio del social web che lo ha portato a collaborare con Nova del Sole 24 Ore, Wired.it e altre testate. Ha scritto per Hoepli Fare Business con Facebook e Comunicare con Twitter, nella collana Web & Marketing 2.0 di cui è curatore. Aiuta le aziende a comunicare attraverso il Web 2.0 e dal 2007 ha collaborato con Rai News 24, Mediaset, Webank, Vodafone, Campari, Banca Etica, Vanksen Group, 90|10 e numerose altre PMI italiane. Esperto dell'evoluzione dei social network è stato intervistato da testate nazionali ed internazionali quali International Herald Tribune, Tg1, Tg3, Repubblica, Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, Panorama, L'Espresso, Time Magazine.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...
carpooling.it
scrive il 27 giugno 2012 alle ore 10:55
Salve Luca, manchiamo noi :(. Il più grande network di carpooling in Italia ed Europa. Vieni a conoscerci: http://www.carpooling.it/files/carpooling_it_infographic.jpg :)
Carla
scrive il 02 luglio 2012 alle ore 10:53
Caro Luca, Vi invito a conoscere un progetto appena nato all Startup Weekend Torino 2012 che riguardo una tematica dimenticata: l'impatto ambientale degli imballaggi che consumiamo (con la falsa sensazione che il riciclo sia efficiente!) LINKEDGREEN_network globale di azione locale per educare i consumatore a riconoscere un imballaggio che NON è sostenibile, condividendo le esperienze e statistiche del loro riciclo, per moltiplicare e intensificare la consapevolezza del loro impatto ambientale, stimolando un dialogo con le aziende per intraprendere un cambiamento verso lo sviluppo del packaging sostenibile. Per adesso la comunity è sul facebook: https://www.facebook.com/LinkedGreen