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Clima di povertà

La politica internazionale può decidere le sorti di miliardi di persone. Cruciale l'appuntamento sul clima di Parigi

Scritto da il 17 gennaio 2015 alle 14:14 | 0 commenti

Clima di povertà

La campagna Action/2015 è sostenuta anche dal premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai che chiede ai leader mondiali di mettere in atto azioni concrete per arrestare i cambiamenti climatici prodotti dall’azione umana, sradicare la povertá e rimuovere le disuguaglianze. Sono oltre 1000 le organizzazioni, tra cui Save the Children e Gcap che hanno lanciato l’allarme sul dilagare della povertá sul Pianeta. Secondo alcune stime circa un miliardo di persone in piú si troveranno in condizioni di estrema povertá se i leader del mondo non prenderanno decisioni chiave su povertá, disuguaglianza e clima. Decisioni che dovrebbero essere assunte nei due cruciali summit di New York e Parigi alla fine di questo anno, mentre miliardi di bambini e adulti continuano a fare i conti con una vita di stenti e difficoltá.

«Le persone nel mondo vogliono che finisca l’ingiustizia, la povertá e l’analfabetismo – afferma Malala – . Il nostro mondo è interconnesso e i giovani sono pronti e attivi come mai finora, per vedere reali cambiamenti realizzarsi. Tutti insieme stiamo chiedendo ai nostri governanti di mettere in atto azioni concerete nel 2015 e ciascuno può fare la sua parte. Io continuerò a lavorare instancabilmente per spingere i leader ad afferrare questa opportunitá per garantire istruzione primaria e secondaria gratuita e di qualitá ad ogni bambino. Questo è il mio obiettivo e spero che la mia voce si senta come se fosse la voce di milioni di bambini che vogliono andare a scuola».

E oggi siamo a un bivio cruciale. Stando alle stime della coalizione action/2015 il numero di persone in povertá estrema, cioè che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno, potrebbe ridursi sensibilmente passando da oltre1 miliardo a 360 milioni entro il 2030. Una prospettiva, però, che rischia di essere compromessa dalle politiche internazionali. Se falliranno lo Special Summit ONU sullo Sviluppo Sostenibile e i colloqui ONU sul Clima a Parigi in dicembre, il numero di persone che vivono in povertá estrema potrebbe crescere di 1,2 miliardi entro il 2030.

Questo incremento sarebbe il primo, dal 1993, nell’arco di una generazione e vedrebbe quasi1 miliardo di persone in piú in condizioni di povertá (886 milioni) rispetto a quante sarebbero se fossero messe in campo azioni specifiche e tempestive.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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