Cina, i parenti selvatici delle colture

La ricchezza della flora cinese potrebbe essere cruciale per rinforzare la sicurezza alimentare nel futuro. È quanto sostiene una nuova ricerca dell’Associazione della Scienza britannica, presentata nel corso del British Science Festival, uno dei maggiori eventi di questo tipo in Europa.

Un team dell’Università di Birmingham e partner in Cina hanno identificato 871 specie di piante selvatiche autoctone in Cina che hanno il potenziale di adattare e mantenere 28 colture importanti a livello mondiale, tra cui riso, frumento, soia, sorgo, banana, mela, agrumi, uva, drupacee e miglio. Il 42% di queste specie di piante selvatiche, conosciute come “parenti selvatici delle colture” (Cwr), non è presente in alcun altro luogo nel mondo. Le Cwr sono specie di piante selvatiche imparentate da vicino a raccolti che crescono, nel loro ambiente naturale, all’interno di un’ampia fascia di zone climatiche e per questo motivo sono geneticamente molto più variabili. Le loro caratteristiche adattive possono essere trasferite ai raccolti per migliorarne la resistenza a condizioni ambientali estreme e all’esposizione a diversi tipi di infestanti e malattie, al fine di sostenere la produzione di cibo. Inoltre, posso essere utilizzate per migliorare le qualità nutrizionali e di mercato.
In Cina sono già stati utilizzati con successo dei Cwr per migliorare i raccolti: ad esempio Oryza rufipogon, un parente selvatico del riso, è stato utilizzato per conferire la tolleranza alla siccità; Glycine soja è stato usato per migliorare il contenuto proteico nella soia; Vitis amurensis, un parente selvatico dell’uva, è usato per migliorare la tolleranza al freddo.
Purtroppo, almeno il 17% di questi 871 Cwr cinesi sono a rischio di estinzione nel paese di origine e richiedono con urgenza azioni di conservazione. Tra questi ci sono parenti selvatici di 16 raccolti che sono minacciati globalmente in quanto non presenti in altre parti del mondo.
La flora cinese comprende oltre ventimila specie autoctone di piante superiori, una parte delle quali ha valore come donatore del gene per il miglioramento delle colture. Tuttavia, fino ad ora, non era stata identificata l’intera gamma di queste specie potenzialmente preziose. La ricerca condotta dagli scienziati di Birmingham rappresenta un contributo significativo alla ricerca globale delle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, in particolare nella lotta contro gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulla sicurezza alimentare.
La ricerca in Cina si basa su metodologie sviluppate e applicate dal gruppo di ricerca dell’Università in Europa, ma è la prima indagine di questo genere nel mondo. Ora esiste un database completo di Cwr per la Cina e sono state individuate le specie prioritarie; il passo successivo è quello di conservare sistematicamente la loro diversità in situ e tramite banche genetiche per garantire che la loro ricchezza di caratteristiche resilienti sia disponibile per i coltivatori.