Mobilità sostenibile
L’Italia che pedala, per svago e per lavoro
Che sia elettrica o tradizionale, la bici è tornata in auge, complice la crisi. La scelgono anche i pony express, per consegne più rapide ed economiche
Nel 2012 in Italia sono state vendute 1.606.014 biciclette, l’8,2%, in meno rispetto all’anno precedente. Nonostante queste cifre, già nel 2011 le vendite di bici hanno superato quelle delle auto, e si segnala il trend, ancora in ascesa, per le biciclette a pedalata assistita che nel 2012 segnano un +9,5% rispetto al 2011.
A Roma e provincia invece dati in controtendenza: nei primi quattro mesi del 2013 si è registrato un aumento del 20% nelle vendite delle biciclette rispetto al 2012, e parallelamente un crollo del 30% nel comparto auto e un leggero calo anche nelle vendite di motocicli. È infatti sempre più frequente vedere nelle strade della capitale dei ciclisti che, magari aiutati dalla pedalata assistita, si muovono agevolmente tra le auto bloccate dal traffico, per quanto sia una città non facile per chi sceglie di muoversi in bici: ad esempio chi deve coprire grandi distanze, magari per andare al lavoro, ancora non può usufruire della metropolitana per spostarsi da una parte all’altra della città, come avviene invece in diverse metropoli europee.
È indubbio che sia stata la crisi a spingere molti italiani verso le due ruote ma non si può negare che, anche se forzata, questa sterzata verso una mobilità più sostenibile abbia ricadute positive. «Studi internazionali dimostrano che un euro investito in ciclabilità ne restituisce 4 o 5 alla collettività intera» ha dichiarato Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori), in occasione della presentazione dei dati sulle vendite.
Il fenomeno non riguarda solo i cittadini che, per necessità o svago, inforcano la bici. Da anni ormai si stanno diffondendo i pony express a pedali, servizi di consegne che al posto delle moto usano le bici. Accanto ai vantaggi ambientali, i corrieri in bicicletta offrono anche tariffe competitive, dal momento che vengono abbattuti i costi di gestioni dovuti a carburante, bolli e assicurazione: mediamente, una consegna in bici costa meno della metà rispetto ad una con il tradizionale pony express. Inoltre sulle brevi distanze i bike messengers sono anche più veloci degli omologhi in moto, in quanto possono sfruttare le piste ciclabili e attraversare le zone pedonali.
Le società contano in media 3 addetti, e generalmente coprono l’intero territorio cittadino. Offrono anche consegne urgenti e, per i pacchi più voluminosi, sono disponibili biciclette-cargo.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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