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Uno spazio per ogni età alle porte di Milano - Centro di integrazione intergenerazionale | Scheda progetto

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Uno spazio per ogni età alle porte di Milano – Centro di integrazione intergenerazionale

Un centro culturale e ricreativo progettato all’insegna della sostenibilità ambientale, con buon uso delle tecnologie rinnovabili.

immagine in primo piano del progetto Uno spazio per ogni età alle porte di Milano – Centro di integrazione intergenerazionale

Nel progetto del Centro di Integrazione Intergenerazionale di Basiglio si è cercato di perseguire due obiettivi: la volontà di creare un luogo di incontro tra generazioni e interessi culturali differenti, unita alla ricerca tecnologica per creare una struttura a basso impatto ambientale e il più possibile autonoma dal punto di vista energetico.

La disposizione delle funzioni, la tipologia delle aperture, l’orientamento, la collocazione dell’edificio all’interno del lotto e i materiali scelti seguono i principi propri della bioedilizia, un approccio progettuale e costruttivo orientato all’abitare sano in armonia con l’ambiente per il recupero dell’equilibrio tra la civiltà e la natura: le scelte progettuali sono state quindi definite secondo un principio generale basato sull’attenzione sia verso l’ambiente che verso il benessere psicofisico dei fruitori del centro.

Particolare attenzione è stata data all’orientamento dell’edificio rispetto agli assi cardinali, con il conseguente studio delle aperture vetrate e dei sistemi di oscuramento per ogni prospetto. Esternamente l’edificio appare integrato nell’ambiente e rivela a prima vista il principio progettuale generatore: vari volumi di forma regolare e ben definita, sfalsati tra di loro, con altezze e profondità diverse, uniti al centro da un volume vetrato che rappresenta il cuore fisico e simbolico della costruzione.

La disposizione dei volumi rispetto al patio centrale crea delle fughe prospettiche percepibili sia dall’interno che dall’esterno, rendendo diretto il rapporto visivo tra lo spazio confinato più intimo dell’edificio e l’ambiente circostante.

L’edificio comprende al suo interno diverse funzioni di interesse sociale: una scuola di musica, costituita da 4 aule (2 aule per lezioni teoriche e pratiche, 1 aula coro ed una sala prove), una scuola di danza (2 sale per corsi collettivi e relativi spogliatoi), la sede associazione anziani, un ampio spazio ricreativo multifunzionale ed un’area ristoro.

Al centro delle quattro aree funzionali si trova un patio interno, coperto da un lucernario vetrato: questo spazio diventa il punto di aggregazione.

Descrizione del sistema costruttivo

Il sistema costruttivo scelto è un sistema modulare di elementi componibili standard in legno massello, prodotti industrialmente: si tratta di mattoni in legno strutturali composti da cinque strati di legno massello incollati in posizione sfalsata, tale stratificazione consente di ottenere massima stabilità dimensionale che, una volta montati, a secco e  a incastro, risultano solidali fra loro e formano un blocco statico unico. L’accoppiamento dei singoli moduli è realizzato con uno speciale sistema a incastro che garantisce la perfetta chiusura a filo non solo negli angoli, ma anche a livello dei tramezzi.

Appositi elementi di chiusura, travi e architravi per i diversi tipi di aperture completano la costruzione del muro. L’isolamento termico e acustico è garantito grazie al successivo riempimento delle intercapedini del mattone con materiali isolanti sfusi, ad esempio il granulato composto da trucioli di legno ricoperti di argilla come l’isoterraton, che permettono di realizzare una efficace coibentazione termica e acustica; un’ulteriore coibentazione esterna, eseguita con pannelli in fibra di legno, contribuisce alla diminuzione del consumo energetico dell’edificio e al raggiungimento dei parametri standard richiesti dalla legge. Anche la posa degli impianti risulta semplificata, vengono stesi tubi flessibili e guaine corrugate per il passaggio degli impianti all’interno delle intercapedini in modo da risultare perfettamente integrati con la struttura senza la necessità di ulteriori lavorazioni.

Nel caso del Centro di Integrazione le pareti strutturali sono posizionate su un solaio realizzato con tavole d’abete accostate in verticale unite con perni in legno di faggio, collocato a sua volta su una platea in calcestruzzo armato a travi rovesce:  le linee principali dell’impianto di riscaldamento, di adduzione acqua sanitaria e di scarico sono collocate nell’intercapedine tra platea e solaio. Anche il solaio di copertura è realizzato con la stessa tecnica del primo solaio e le pendenze per lo scolo delle acque meteoriche sono realizzate mediante una struttura di travetti di legno, isolata con fiocchi di cellulosa e ricoperta da uno strato di ghiaia di 5 cm.

Grazie all’utilizzo del legno massello a secco e ai materiali coibentanti naturali come sughero, legno e terra cruda, le pareti risultano completamente traspiranti: rispetto a quelle tradizionali hanno un diverso comportamento relativo all’umidità, infatti grazie a questi materiali naturali si crea una naturale compensazione del clima sia estivo che invernale, mediante lo scambio termico che, attraverso i pori del legno, regola la temperatura e l’umidità dell’aria.

La tipologia costruttiva si indirizza verso un concetto costruttivo di prefabbricazione; i vantaggi di tale impostazione, sperimentata in numerose realizzazioni, consistono non solo in un elevato grado di controllo del prodotto finito, attuato con una progettazione esecutiva, sia architettonica che strutturale, molto accurata, ma anche nella riduzione delle tempistiche di cantiere ed una minor manutenzione nel corso degli anni, con benefici sui costi finali di gestione. L’assemblaggio a secco degli elementi in cantiere e le ridottissime casistiche di interventi improvvisati in opera sono garanzia di tempi di montaggio certi e buona qualità del prodotto finale; non solo: il tutto è caratterizzato anche da un bassissimo contenuto di colle e una grande traspirabilità delle pareti. Il riscaldamento del Centro di Integrazione è posato prevalentemente a parete:  l’elemento radiante è costituito da un pannello di argilla con un circuito termico integrato. Questa tipologia unisce una serie di vantaggi: ambiente sano e confortevole grazie  alle proprietà termo igrometriche dell’argilla, circolazione dell’acqua a bassa temperatura con conseguente risparmio di costi energetici, compatibilità con l’ambiente e  totale riciclabilità. I sistemi che lavorano secondo il principio dell’irraggiamento, come questo, non provocano movimenti d’aria: il calore viene trasmesso direttamente tramite onde (radiazione) termiche, un processo assimilabile alla  trasmissione di calore provocata dal sole. Per compensare lo spessore tra parete in legno e pannello radiante in argilla è stata usata una lastra posata a secco composta da:  terra cruda per costruzioni, argilla, additivi vegetali e minerali leggeri, fibre naturali, paglia, canna palustre e tessuto di iuta. Per una buona manutenzione dei pannelli è proibito bucare forare o tassellare le pareti con il sistema di riscaldamento a pannelli al di sotto dei 2,1 m, un eventuale foro danneggerebbe irrimediabilmente il funzionamento del riscaldamento; è possibile invece farlo su tutte le altre pareti prime di rivestimento in argilla.Per la manutenzione delle superfici d’argilla ricordarsi di non bagnarle con acqua abbondante potrebbero crearsi crepe e sfarinamento dell’intonaco.Ad esclusioni delle parti con legno a vista, per la finitura delle pareti interne è stato scelto l’intonaco d’argilla, che agisce da legante e allo stesso tempo dona colore grazie ai suoi delicati cambiamenti cromatici: all’interno dell’impasto sono state inserite fibre vegetali di diverso tipo (granulati minerali, madreperla, sabbie cristalline, fibre vegetali come paglia, erba, sisal e fiori)  per conferire alla superficie texture differenti nei vari ambienti.  Per l’isolamento all’interno del mattone di legno è stato scelto un materiale sano e naturale, in quanto composto esclusivamente da trucioli di legno, puliti e non trattati, che sono rivestiti da un velo d’argilla; la combinazione dei due materiali, con le stesse caratteristiche termo igrometriche, attua un’azione di regolazione dell’umidità e della temperatura negli interni, sia in estate che in inverno, assorbendo l’eccedenza di umidità nell’aria e rilasciandola in caso di necessità. Dopo essere stato insufflato all’interno della parete in mattoni, la miscela fine di argilla e trucioli di legno diventa un isolamento omogeneo che riempie ogni spazio senza lasciare fughe o vuoti.

Rivestimenti orizzontali

Per l’isolamento a pavimento sono stati utilizzati pannelli in fibra di legno: materiale riciclabile , anticalpestio,  eccellente isolante termico e regolatore di umidità. Per assicurare la rigidezza e la complanarità dei sottofondi sono state applicate sopra i pannelli in fibra di legno due lastre, composte da due materiali naturali,  gesso e fibra di cellulosa, ottenute da carta riciclata selezionata e sminuzzata hanno un’elevata stabilità, ottima resistenza meccanica e ottime caratteristiche di resistenza al fuoco. Possono essere utilizzate sia a parete che a pavimento, perché conferiscono rigidezza e complanarità ai sottofondi.Nelle aule di danza e nella sala attività ricreative sono state posate tavole di rovere flottanti su foglio di sughero,  a incastro, prefinite e stratificate e con finitura ad olio che garantiscono un ambiente naturale e il rispetto per  l’ambiente. Per la maggior parte delle superfici è stato utilizzato il linoleum.Questo materiale è fornito in lastre prefinite con un supporto di  sughero, trattate in superficie con materiali naturali come ad esempio olio  e cera d’api. Il linoleum è costituito da un impasto omogeneo di olio di lino, resine mineralizzate e resine vegetali, mescolate a inerti come la farina di legno e di sughero.

Illuminazione

Per l’illuminazione dei disimpegni che portano all’atrio centrale, è stato utilizzato il sistema di illuminazione diurna attraverso diffusori di luce naturale. La lente della calotta captatrice cattura la luce respingendo i fasci di luce troppo intensi delle ore centrali della giornata garantendo così un’illuminazione costante per tutto il giorno: alla calotta captatrice posizionata sulla copertura, si aggancia il tubo riflettente che permette di trasferire la luce solare proveniente da essa all’interno del locale. La luce incanalata nel tubo riflettente è diffusa nell’ambiente con l’ausilio di lenti ottiche.

Rivestimenti verticali esterni

Ancora legno, ovvero un pannello di legno, per la copertura esterna che per la sua capacità di assorbenza è in grado di catturare il calore e di trattenerlo a lungo e contribuisce come pochi altri materiali da costruzione al mantenimento di un piacevole tepore negli ambienti. Il pannello in fibra di legno è stato applicato come cappotto esterno all’edificio, contribuisce a perfezionare le prestazioni del tamponamento e a migliorare ulteriormente le caratteristiche energetiche dell’edificio.

Per poter realizzare l’intonacatura sul cappotto, è stata utilizzata una  struttura composta da canne palustri naturali idonea per tutti gli intonaci a base di terra cruda e di calce. La struttura tiene legate tra loro le canne con filo di ferro zincato, e vengono posate distanziate tra loro ogni 20 cm trasversalmente rispetto al mattone modulare in legno.

La finitura a intonaco viene applicata senza inumidire la superficie e utilizzando una malta non troppo solida. Per l’intonacatura di alcune pareti dell’esterno il bio-intonaco a base di calce per esterni ad effetto graffiato, è una malta secca a base di calce naturale, che ha come legante idraulico polvere di marmo e sabbie classificate. Per tutte le altre pareti esterne è stato usato il rivestimento in doghe di legno di larice alte 12 cm e 2,5 di spessore. Per il trattamento superficiale del legno è stata scelta una velatura colorata naturale.
Per una buona manutenzione ordinaria del rivestimento esterno in legno, è bene che ogni anno si effettui un controllo sullo stato delle superfici prestando attenzione alle pareti più esposte a sole, vento e acqua.

Per una buona manutenzione della pavimentazione esterna in legno invece,  è necessario semplicemente pulire periodicamente la superficie senza usare prodotti chimici aggressivi che potrebbero rovinare e macchiare le doghe in legno.

Impianto di climatizzazione

Il Centro di Integrazione Intergenerazionale, nel suo complesso, è da considerarsi una struttura a basso impatto ambientale.  
L’impianto geotermico di 50 kW, accoppiato agli scambiatori di calore, che saranno alimentati da un sistema fotovoltaico, di prossima realizzazione, posto sulla copertura, permetterà all’edificio di essere totalmente autonomo per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico.
Per la climatizzazione invernale degli ambienti si sfrutta la temperatura del sottosuolo, che risulta praticamente costante durante l’anno, permettendo all’impianto di produrre acqua calda a 45°C. Nel periodo estivo l’impianto funziona in modalità natural cooling, ovvero l’acqua del circuito geotermico, raffreddata dal terreno viene utilizzata direttamente nell’impianto a pannelli radianti senza la necessità di far funzionare la pompa di calore conseguendo un ulteriore importante risparmio di energia elettrica.

Ubicazione

 

via Roma Basiglio (Mi)

I dati del progetto

Committente:
Comune di Basiglio

Progettista:
Silvia Pietta

Consulente energetico:
ing. Guglielmo Cetrone

Tipologia d'intervento:
Nuova costruzione

Destinazione d'uso:
Edilizia pubblica

Prestazioni energetiche:

Classe energetica:
classe energetica a

Indice termico invernale: 35 kWh/mqa
Indice di emissione di CO2: 0/zero kg/mqa

Protocollo di certificazione:
CasaClima

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