Benvenuto raggio di Solljus

Design naked e prestazioni da campione: arriva in Italia dopo avere illuminato mezza Scandinavia. E’ un proiettore compatto, plug and play, versatile e facile da installare. Dopo un trascorso “militare” oggi illumina centri commerciali, magazzini, stabilimenti produttivi, impianti sportivi, uffici, parcheggi, tunnel, aziende hangar, aeroporti e persino gallerie d’arte

Fu alla vigilia della propria missione di aiuto e cooperazione in Afghanistan che l’esercito svedese, alla ricerca di un apparecchio luminoso che potesse garantire massime prestazioni di esercizio e zero problematiche, scelse Solljus come sistema di illuminazione dei propri reparti operativi. I requisiti minimi erano a dir poco sfidanti. Si cercava un prodotto compatto, semplice da trasportare, resistente a urti, agenti atmosferici, sostanze chimiche: anche corrosive. Il candidato ideale doveva avere un’alta efficienza luminosa e utilizzare lampade di lunga durata. Queste dovevano essere di facile reperibilità e costare poco. Ovviamente si richiedeva anche bassa manutenzione e una capacità illuminante molto elevata, per rendimenti costanti nel tempo. Caratteristiche che misero subito fuori gioco i prodotti a LED i quali, estendendoli al loro utilizzo civile, rimangono ancora oggi strumenti illuminotecnici “delicati”, soprattutto se messi davanti a condizioni d’impiego non proprio convenzionali.

L’esperienza sul campo finì per rendere Solljus molto richiesto per le sue doti anche fuori dall’ambiente militare. E così le sue caratteristiche sono oggi apprezzate in quattordici paesi nel mondo (soprattutto nel Nord Europa) e utilizzate per fare risparmiare centri commerciali, magazzini, stabilimenti produttivi, impianti sportivi, uffici, parcheggi, tunnel, aziende hangar, aeroporti e persino gallerie d’arte. Prima fra tutte la Lars Boling Gallery di Östersund, in Svezia, che ha scelto questo apparecchio per l’ottimo indice di resa cromatica, uguale a 96 Ra (la luce diurna arriva a 100) e l’effetto di “fedeltà visiva” che ha sulle opere d’arte. Efficienza a parte, è infatti la qualità della luce il fattore distintivo numero uno di Solljus che, tradotto dallo svedese, significa appunto luce del Sole.

Costruito dalla svedese Solljus AB e commercializzato nel nostro paese dalla società Greenova, la novità di questo apparecchio non risiede infatti nella sorgente luminosa (Solljus adotta lampade a scarica ad alta intensità di alogenuri in tecno-ceramica, firmate Philips ed Osram) ma nella speciale ottica: caratterizzata da una lente anabbagliante prismatica in cristallo puro: progettata e brevettata per moltiplicare l’efficienza luminosa della fonte luminosa racchiusa al suo interno. Una lente, tornando alla solidità di questo apparecchio, capace di sopportare l’urto di una biglia di acciaio, scagliata a 100 chilometri all’ora!