Investimenti
Distretti energetici ed efficienza in edilizia, un tema molto discusso a Parigi
Alla Conferenza sul Clima si è parlato anche di misure di sostegno finanziario, progetti e soluzioni per l'edilizia
Photo: Wikimedia
L’efficienza energetica è stato un tema ben presente durante la Conferenza sul Clima a Parigi. Nei giorni della COP21 si è discusso di gestione e risparmio energetico in edilizia in occasione del Buildings Day, arrivando anche a significativi passaggi. Uno di questi è la sessione promossa dall’UNEP (United Nation Environment Programme) dedicata ai distretti energetici e all’efficienza in edilizia. In tale occasione si è discusso dell’importanza di ridurre le emissioni di CO2, specie in città, grazie all’adozione di sistemi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici, attraverso la realizzazione di misure di efficienza e allo sviluppo dei distretti energetici, reti che distribuiscono agli edifici e agli insediamenti “ecologici” l’energia autoprodotta ricorrendo anche alle fonti rinnovabili.
Distretti energetici ed efficienza in edilizia
«Una transizione verso distretti energetici a basse emissioni di carbonio potrebbe evitare l’emissione di oltre 35 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio (CO2) entro il 2050 pari al 58% delle riduzioni delle emissioni globali di CO2 necessarie per mantenere l’aumento della temperatura globale entro i 2-3 °C. I distretti energetici moderni potrebbe portare a ridurre del 7% gli investimenti complessivi nel settore energetico entro il 2030», spiega l’UNEP che promuove District Energy in cities, iniziativa di sostegno e promozione di misure mirate ad accelerare la diffusione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili nel mix energetico globale.
La stessa UNEP nel corso del Buildings Days ha dato spazio a diverse iniziative in termini di efficienza energetica in edilizia, annunciate da vari enti nazionali e internazionali: nei vari progetti si legge di costruzioni eco sostenibili, di edifici NZEB, di politiche di bioedilizia, di ristrutturazioni. Citiamo, per esempio, l’iniziativa internazionale SE4ALL (Sustainable Energy for All) Building Efficiency Accelerator, che punta a raddoppiare il tasso di incremento dell’efficienza energetica, facendo in modo che città, Stati e aree sovranazionali accelerino nell’adozione delle migliori pratiche e nella realizzazione di progetti specifici; l’Agenzia francese per la gestione ambientale ed energetica (ADEME) intende, invece, impegnarsi a realizzare progetti e costruzioni ecosostenibili nei Paesi tropicali; c’è anche il World Green Building Council, che si è impegnato ad azioni mirate alla riduzione di 84 miliardi di tonnellate di C02 entro il 2050.
Sostegno finanziario, l’impegno di banche e investitori
Che l’efficienza energetica sia un tema chiave è chiaro a tutta la comunità internazionale tanto quanto abbia un potenziale non ancora debitamente sfruttato. La causa è legata, oltre alla mancanza di visibilità e di chiara attenzione al tema, a investimenti finanziari insufficienti. Per colmare proprio questo gap, specie nei Paesi in via di sviluppo, oltre un centinaio istituzioni finanziarie si sono mobilitate per aumentare gli investimenti globali in efficienza energetica.
L’iniziativa della European Bank for Reconstruction and Development e la cooperazione con l’iniziativa Onu SE4All Accelerator ha portato alla approvazione da parte degli istituti bancari di una specifica dichiarazione per il sostegno all’efficienza energetica. In pratica, più di 130 istituti finanziari si sono impegnati a integrare ulteriormente l’efficienza energetica nelle loro strategie e operazioni. La dichiarazione è stata firmata e approvata da 39 investitori che gestiscono una somma pari a 4000 miliardi di dollari circa.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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