incentivi
UK: rivisti gli incentivi al fotovoltaico
La Gran Bretagna avanza un piano di revisione del sistema degli incentivi statali destinati al fotovoltaico, le cosiddette Feed-in tariffs
Dopo mesi di accese polemiche, il governo britannico ha annunciato un piano di revisione del sistema degli incentivi statali destinati al fotovoltaico, le cosiddette tariffe Feed-in (Fit). All’origine del progetto riformatore voluto dallo stato c’è l’aumento dei moduli solari che ha messo a dura prova il budget statale destinato ai Fit: solo nella seconda parte del 2011, infatti, il numero degli impianti è cresciuto a un ritmo vertiginoso in conseguenza del calo dei prezzi di installazione dell’energia solare, scesi del 45% dal 2009. Di qui la decisione di Downing Street di correre ai ripari, anche per mettere un freno ai costi sostenuti dalla collettività.
La riforma, che nelle intenzioni del governo dovrà essere improntata ai principi della trasparenza, della durata e della certezza, vedrà comunque una crescita degli impianti di quasi due volte e mezzo rispetto a quelli inizialmente previsti entro il 2015. “Una buona notizia per lo svuluppo sostenibile del settore” secondo il ministro dell’energia britannico, Greg Barker, che ha dichiarato: “Quello che proponiamo è un piano di incentivazione più prevedibile e trasparente che tenga conto delle variazioni nei prezzi e nella distribuzione”.
Nella sostanza il piano proposto ruota intorno ad alcuni punti chiave:
- dal 1 ° aprile di quest’anno è prevista una riduzione degli incentivi per i pannelli solari di piccole dimensioni dagli attuali 43,2 a 21 penny per kilowattora di elettricità prodotta in modo rinnovabile.
- i pannelli solari installati a partire da aprile 2012 dovranno presentare un certificato di classe energetica equivalente o superiore a ‘D’ (e non a ‘C’ come ipotizzato in un primo momento) per poter beneficiare dei FIT. Il governo stima che circa la metà di tutti gli impianti in circolazione possiedano già un rating ‘D’.
- a partire dal secondo trimestre dell’anno saranno introdotte speciali tariffe feed-in ‘multi-installazione’ per gli individui singoli o le aziende che possiedono più di 25 impianti. Ciò con l’obiettivo di favorire le economie di scala.
- Infine, il governo propone di agganciare i livelli di sovvenzione alla riduzione dei costi e alla crescita del settore per fornire maggiore certezza agli investimenti futuri. Questo farà sì che i livelli dei sussidi tengano il passo con il mercato, come accade già in Germania, ed eliminerà il ricorso a revisioni di emergenza.
Difficilmente gli operatori del settore condivideranno le scelte del governo senza combattere. RenewableUK, la Confindustria inglese delle imprese attive nel settore delle rinnovabili eoliche e marine, è convinta che il piano di tagli previsto metterà il comparto a serio rischio. Resta inoltre da capire quali saranno le reazioni di Bruxelles: i rumors di fine anno che anticipavano i tagli di Londra agli incentivi erano già finiti nel mirino della Commissione Europea, preoccupata del possibile impatto delle sforbiciate. Una misura che potrebbe pregiudicare il raggiungimento del target europeo del 20% di energia verde al 2020.
La Gran Bretagna è solo l’ultimo dei governi europei ad aver rivisto il meccanismo delle sovvenzioni al fotovoltaico come conseguenza della crisi finanziaria internazionale e del progressivo aumento delle richieste di sovvenzione. In Italia, ad esempio, l’introduzione del quarto ‘Conto energia’ ha portato grande incertezza nel settore. In Spagna, il governo Rajoy ha sospeso temporaneamente tutti gli incentivi economici per la costruzione di nuovi impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili. Anche in Grecia le feed-in tariff per gli impianti fotovoltaici di potenza non superiore ai 100 kW sono state tagliate del 12,5% rispetto al valore precedente in vigore dal 2009. In Svizzera, dal 1° marzo 2012 – oltre ai tagli dell’8% già attuati a gennaio – il Dipartimento Federale dell’Energia ridurrà ulteriormente del 10% le FIT. Il governo di Berlino, infine, ha annunciato un taglio del 15% delle sovvenzioni per gli allacciamenti nel 2012.
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L'autore
Camilla Mastellari
29 anni, Camilla Mastellari è giornalista e si occupa di comunicazione dal 2006. In veste di redattrice freelance ha scritto e continua a scrivere di temi quali ecosostenibilità, tecnologie nei paesi in via di sviluppo e giustizia sociale. Laureata in lingue e letterature straniere è nata a Torino, ma vive a Milano da almeno un decennio.
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