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water footprint

L’impatto idrico delle imprese tessili

Unido e Dnv Gl-Business Assurance danno vita ad uno strumento semplice e gratuito per il calcolo della impronta idrica di piccole e medie imprese

Scritto da il 27 marzo 2014 alle 8:28 | 0 commenti

L’impatto idrico delle imprese tessili

Articolo a firma di Lucia Egidi

Anche le piccole e medie imprese tessili potranno tra breve disporre di uno strumento per quantificare i propri consumi idrici e avviare azioni correttive per una gestione responsabile dell’acqua dolce. Esistono già numerosi metodi di calcolo dell’impronta idrica ma il loro utilizzo spesso richiede un costoso intervento di professionisti esterni all’impresa oppure conoscenze tecniche interne altamente specializzate. In entrambi i casi le imprese di piccole e medie dimensioni raramente dispongono dei mezzi necessari per effettuare questo tipo di analisi.

La firma di un Memorandum tra l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (Unido) e l’ente di certificazione internazionale Dnv Gl – Business Assurance segna l’inizio di una collaborazione che porterà alla creazione di uno specifico strumento di autovalutazione dell’impronta idrica (water footprint) che possa essere agevolmente utilizzato dalle piccole e medie imprese e che dovrebbe essere disponibile gratuitamente sui siti web dei due enti entro il 2014.

Questo strumento permetterà di valutare i consumi di acqua a partire dall’approvvigionamento della materia prima fino alle fasi di lavorazione e di produzione dei tessuti. “La gestione sostenibile delle risorse idriche è una sfida importante a livello globale. Dnv Gl e Unido hanno il comune obiettivo di combattere la scarsità idrica e stimolare la consapevolezza delle aziende. Siamo felici di mettere a disposizione le nostre competenze per lo sviluppo di uno strumento che permetterà alle aziende di valutare e migliorare i propri consumi idrici”, ha spiegato Luca Crisciotti, amministratore delegato di Dnv Gl.

In un momento storico in cui le risorse d’acqua dolce sono sempre più scarse e minacciate dall’industrializzazione, dall’aumento della popolazione mondiale e dai cambiamenti climatici, la creazione di un simile strumento è certamente un passo importante e costituisce anche un’ottima opportunità per le piccole imprese: offrire prodotti e servizi con un impatto ambientale minore può aiutarle ad essere più competitive in un mercato che sta diventando sempre più attento ai temi della sostenibilità.


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