Città intelligenti
Il vero senso delle Smart city
Come emerso in un recente incontro organizzato da Marchingenio Workshop, ogni città può essere efficiente e smart a modo suo
Di smart city si parla tantissimo, anzi, probabilmente troppo: convegni, progetti, iniziative, slogan dei politici, mettono sempre più spesso in evidenza, talvolta a sproposito, questi due vocaboli inglesi. Il corrispondente italiano “città intelligenti”, in effetti, si sente nominare molto meno.
Se però si domanda alle persone comuni che cosa sia una smart city, la confusione regna sovrana: molti indicano il wi-fi, qualcuno le energie rinnovabili, altri le tecnologie in generale. Difficile, è insomma, avere una visione d’insieme: ci ha provato il recente incontro “Vivere contemporaneo verso la smart city”, promosso dalla società Marchingenio Workshop.
Che cos’è dunque, una smart city? Al netto di tutti gli orpelli, è una città che organizza le risorse che ha a diposizione in modo intelligente ed efficiente. Da questo assunto discende una conseguenza: ogni città può essere efficiente e smart a modo suo, sfruttando al meglio quello che a disposizione sul territorio. Il modo di essere “efficiente” di Stoccolma, insomma, non potrà mai essere lo stesso di Catanzaro o Perugia.
È quindi sostanzialmente poco utile fare riferimento agli indicatori internazionali, perlomeno come sono stati concepiti sinora. Inoltre, la tecnologia in sé non basta a fare una smart city: anche settori come il design, soprattutto in un Paese come il nostro, possono fornire un importante contributo, elaborando prodotti sostenibili e preziosi per la vita delle persone.
Un esempio di città che sta cercando di diventare smart è senza dubbio Milano, che pure gode della poco invidiabile fama di metropoli più caotica della nazione. Il Comune ha avviato nei mesi scorsi una consultazione pubblica con i suoi cittadini e con le diverse categorie produttive, così da capire quali siano i reali bisogni dei suoi abitanti.
Un contributo importante potrà senza dubbio arrivare dall’Expo 2015 che, dopo molti ritardi, è finalmente entrato nella sua fase operativa e, tra le altre cose, prevede una importante riqualificazione ambientale dell’area milanese.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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