Solon: il tetto fotovoltaico è a misura di capannoni
Dopo l’impianto su tetto più grande d’Italia, l’Interporto di Padova, l’azienda lancia un sistema integrato: copertura in metallo e moduli extra leggeri
I magazzini o i capannoni per cui si sta progettando una copertura in metallo con impianto fotovoltaico hanno oggi una soluzione dedicata. Si tratta del sistema fotovoltaico Solon SOLbond Integra, composto da moduli Solon e da un tetto realizzato in acciaio prefinito Colorcoat Prisma, prodotto da Tata Steel. Leggeri e privi di cornice, questi moduli si montano sul tetto grazie a uno speciale adesivo. Nessuna perforazione sul tetto quindi, mentre il peso inferiore a 10 kg/m2 permette un bassissimo carico statico, senza compromettere la densità di potenza che raggiunge i 155 Wp/m2.
Disponibile da subito in tutta Europa, questo tipo di pannello rientra a pieno titolo nella definizione di impianto innovativo previsto dal quarto Conto Energia, con una remunerazione particolarmente vantaggiosa e può essere utilizzato anche su coperture in lamiere grecate, pannelli sandwich e lamiere aggraffate. Non trascurabile la garanzia fino a 25 anni sui singoli elementi del sistema. Vengono garantiti l’acciaio Colorcoat Prisma®D, il sistema a incollaggio con silicone, testato da Sika Deutschland GmbH e i moduli Solon, che godono a loro volta di una garanzia di dieci anni sul prodotto e di 25 anni sulla potenza.
Con una produzione di oltre 28 milioni di tonnellate l’anno Tata Steel è uno dei principali produttori mondiali di acciaio, con stabilimenti in 26 paesi e uffici commerciali in oltre 50 nazioni. Solon invece è uno dei maggiori produttori di moduli fotovoltaici in Europa, e fornitore di tecnologia solare per impianti fotovoltaici a tetto e a terra, di grandi dimensioni. Suo è per esempio il primato del tetto fotovoltaico più grande d’Italia: 12,3 milioni di Watt installati sui tetti di 18 edifici e 7 pensiline adibite al parcheggio auto dell’Interporto di Padova. E 4000 famiglie beneficeranno dell’energia elettrica prodotta. “Sfruttare i tetti di edifici e capannoni – spiega Emiliano Pizzini, amministratore delegato di Solon S.p.A. – significa realizzare impianti a impatto ambientale zero, occupando superfici altrimenti inutilizzate. Si tratta di un importante esempio di sviluppo industriale sostenibile e proprio in questa direzione è proiettato il futuro di Solon S.p.A. In più sono stati utilizzati moduli a km 0, realizzati nel nostro stabilimento di Carmignano di Brenta, vicino a Padova, secondo un’ottica di produzione e consumo in loco”.
Il gruppo è presente con le sue filiali in Germania, Italia, Francia e USA e impiega oltre 800 persone in tutto il mondo.
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