Fotovoltaico
Solare, la ricerca può abbassare i costi
Il progetto Crystal Clear, finanziato nell’ambito del sesto Programma quadro, è riuscito a dimezzare i costi di produzione dei pannelli fotovoltaici
I costi dei pannelli solari, come abbiamo scritto in un articolo di alcuni giorni fa, sono scesi nettamente negli ultimi anni. La causa, però, non sta tanto nei miglioramenti tecnologici, quanto piuttosto nella guerra dei prezzi che ha provocato diverse vittime tra le aziende del settore.
La ricerca e sviluppo nel settore è, perciò, ancora fondamentale. Il progetto Crystal Clear (“Crystalline silicon photovoltaic: low-cost, highly efficient and reliable modules) si è proposto proprio di ridurre i costi del fotovoltaico e primi risultati sembrano promettenti, tanto che i ricercatori sono riusciti a incrementare l’efficienza del componente centrale del sistema e tagliare le spese di produzione di oltre la metà.
Finanziato con 16 milioni di euro nell’ambito dell’area tematica “Sviluppo sostenibile, cambiamenti globali ed ecosistemi” del Sesto programma quadro (6° PQ), Crystal Clear è stato coordinato dall’Energieonderzoek Centrum Nederland (Ecn). Tra gli altri partner del progetto c’erano esperti di ricerca e industria provenienti da Belgio, Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito e Spagna. Più nel dettaglio, i ricercatori si sono occupati di moduli di silicio cristallino, che sono usati in circa 9 sistemi a energia solare su 10 in tutto il mondo.
Da un punto di vista operativo, il progetto Crystal Clear è stato suddiviso in sette sottocategorie: materie prime, wafer, metodi equivalenti al wafer, tecnologia delle cellule, moduli, sostenibilità ambientale e integrazione. Ad esempio, dopo aver valutato gli “approcci equivalenti al wafer”, i ricercatori hanno studiato e sviluppato celle solari sottilissime di silicio cristallino, in grado di tagliare i costi di lavorazione di questo particolare ambito del 40%.
Più in generale, i partner del progetto si sono concentrati sullo sviluppo di tecnologie di produzione all’avanguardia capaci di ridurre i costi di produzione dei moduli solari fino a circa 1 euro per ogni watt installato. Il team ha anche diminuito la quantità di materiali necessaria per produrre ogni pannello, migliorandone ulteriormente il loro profilo ambientale. A dimostrazione, insomma, che il solare, nel prossimo futuro, potrà essere ancora più a buon mercato rispetto a oggi.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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