Seu, al via le domande per la qualifica

Una notizia pubblicata in poche righe sul sito del Gse, che quasi rischiava di passare inosservata, potrebbe avere l’effetto di rivitalizzare il comparto fotovoltaico italiano. Infatti, il Gestore dei servizi energetici ha informato dell’avvenuta pubblicazione de “Le Regole Applicative per la presentazione della richiesta e il conseguimento della qualifica di SEU e SEESEU per i sistemi entrati in esercizio entro il 31/12/2014”. In buona sostanza queste Regole Applicative descrivono le modalità di richiesta, il procedimento di valutazione e la comunicazione degli esiti della qualifica SEU o SEESEU (A-B-C) esclusivamente per i Sistemi entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2014 (a questo link il documento completo)

Dunque, a partire da oggi è possibile presentare le richiesta di qualifica SEU e SEESEU mediante l’applicazione informatica “SEU” disponibile sull’Area Clienti del Gse. Tutte queste sigle e paroloni, però, rischiano di confondere le idee ai non addetti ai lavori e di non far comprendere l’importanza della notizia. In estrema sintesi, il mercato italiano dei grandi impianti fotovoltaici si è fermato con la fine del Conto energia, per la mancanza di incentivi dedicati. Più o meno contemporaneamente, però, operatori e privati hanno sperimentato i Seu, i Sistemi efficienti di utenza, una soluzione che prevede l’asservimento di un impianti di taglia medio-grande (spesso fotovoltaici) alle esigenze elettriche di un consumatore di energia, quasi sempre un’industria, senza passare dalla rete elettrica. Il vantaggio è che l’energia fotovoltaica acquistata da questo consumatore risulta meno cara di quella acquistabile dal mercato retail, anche perché esentata dal pagamento degli oneri generali di sistema. Quest’ultimo punto, in realtà è stato molto controverso e ci sono voluti anni perché fosse stato sostanzialmente accettato dalla normativa nazionale (anche se è stata introdotta una quota del 5% sull’energia auto-consumata dal cliente e non prelevata dalla rete). Dopo anni di discussioni, mobilitazioni e appelli si è arrivati un anno e mezzo fa al varo della delibera al578/2013/R/eel e s.m.i. per la regolazione dei servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita in caso di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo.

Finalmente, con l’ultima pubblicazione del Gse, è giunta anche la possibilità di qualificare gli impianti già esistenti come Seu. Dunque ora il quadro normativo è finalmente completo e stabile, cosa che dovrebbe garantire – secondo un recente studio del Politecnico di Milano – la costruzione di Seu a un ritmo di 200 MW l’anno, fornendo un contributo importante al rilancio dell’intero mercato fotovoltaico italiano e della generazione distribuita.