Le serre che scoprono il fotovoltaico sono doppiamente green
Nel lodigiano prima si producevano solo zucchine e pomodori. Ora sotto i pannelli crescono le melanzane. E in più si produce energia.
Paolo Locatelli fino alla scorsa primavera era “solo” un bravo coltivatore diretto. Ora la sua azienda si è trasformata in una piccola utilities da circa 900 MWh/anno. Tutta questione di scelte. Azzeccate, direi.
Il business
“Produciamo e vendiamo alla grande distribuzione 10.000 quintali di zucchine e 6.000 di pomidoro da mensa – spiega da proprietario e fondatore della San Maurizio, azienda agricola situata a Merlino nel Parco Adda Sud in terra lodigiana -. Due anni fa anni abbiamo deciso di modificare l’area aziendale e abbiamo scelto di farlo investendo in una serra fotovoltaica. Che per noi significa anche nuova opportunità di business perché stiamo sperimentando la coltura della melanzana e a tutti gli effetti diventiamo, anche produttori di energia”.
L’azienda opera nel settore orticolo da più di quindici anni e giusto lo scorso anno ha iniziato le ricerche per installare un impianto fotovoltaico e per finanziarlo. Alla fine la collaborazione è stata stretta con Edf Enr Solare. Mentre i finanziamenti sono stati erogati dal gruppo Bcc di Treviglio.
I pannelli sono stati posti sulla copertura della serra, senza alcun impatto sulla superficie di coltivazione, e ricoprono 6.836 metri quadrati di tetto, con una produzione di energia nel primo anno di 992 MWh/anno, quasi interamente immessa in rete e quindi rivenduta sul mercato.
“Grazie a serre fotovoltaiche come questa – riflette a proposito l’amministratore delegato di Edf Enr, Andrea Sasso – in cui gli impianti sono completamente integrati al tetto, è possibile aumentare la produzione di energie rinnovabili, inserendo la struttura in modo armonico nel territorio senza sottrarre superficie coltivabile e senza impattare negativamente sulla produzione agricola”.
La collaborazione nelle fasi di progettazione e installazione con il Gruppo Richel, specialista francese nella progettazione di serre di coltura concepite in una logica industriale, ha consentito la realizzazione di una serra con copertura fotovoltaica perfettamente integrata. I moduli, infatti, costituiscono il tetto della serra esposto a Sud. Sono questi dei moduli fotovoltaici senza cornice, inseriti nella struttura della serra al posto della copertura standard che per mettono di evitare l’ombreggiamento e qindi non precludere la coltura.
“Perché – spiega Paolo Locatelli – sebbene la copertura fotovoltaica sia solo sul lato esposto a Sud, grazie a questi pannelli translucidi non viene limitata l’illuminazione della serra, condizione indispensabile per la nostra attività”. E in più, grazie a questo impianto e alla sua relativa produzione di energia verde, sono risparmiabili 380 tonnellate annue di CO2 immesse nell’atmosfera.
Scheda tecnica dell’impianto fotovoltaico
Potenza di picco: 917,97 kWp
Tipologia dell’impianto: Impianto fotovoltaico integrato sulla copertura di una serra industriale di coltura
Caratteristiche di posizionamento del campo fotovoltaico: Tilt: 22°, Azimut: 11°
Superficie fotovoltaica: 6.836 mq
Sviluppo in pianta della serra : circa 14.000 mq
Numero e tipologia dei moduli: 4.962 moduli in silicio monocristallino UPSOLAR UP-L185M semitrasparenti, senza cornice
Potenza modulo: 185Wp
Numero e tipologia degli inverter: 2 inverter SMA, Sunny Central 630kW – SC630HE-11, Sunny Central 400kW – SC400HE-11
Data di connessione alla rete: 11 aprile 2011
Investimento: Circa 3.300.000,00 €
Incentivo in conto energia: 0,422€
Produzione annua prevista (1° anno): 992 MWh/anno
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L'autore
M. Cristina Ceresa
M.Cristina Ceresa, giornalista professionista si occupa da anni di energie alternative e ambiente. È anche autrice teatrale ed è impegnata nella diffusione delle buone pratiche ambientali anche in ambito scolastico.
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fausto barlesi
scrive il 06 ottobre 2011 alle ore 12:10
Stiamo installando una serra fotovoltaica innovativa e rivoluzionaria,recuperiamo l'acqua piovana e grazie ad un nostro brevetto produciamo acqua arricchita di atomi di ossigeno triatomico in grado di sostituire antiparassitari pesticidi usando le normali innaffiature,montiamo all'interno dei LED speciali che sostituiscono il Sole e Pannelli Termico Solari(PIASTRELLE CALPESTABILI BREVETTO ANNOZERO) per riscaldarla.
M.Cristina Ceresa
scrive il 11 ottobre 2011 alle ore 15:23
Grazie Fausto, avete già delle installazioni in atto? Si posso vedere? Mi può mandare il progetto in redazione per capire la bontà della vostra soluzione e lanciarla ai nostri lettori?
AleFrigno
scrive il 01 dicembre 2011 alle ore 16:20
Ho fatto costruire anch'io (dai tecnici di Irsol) un piccolo impianto fotovoltaico per la produzione di energia per le mie serre.. La coltivazione in serra infatti necessita di riscaldamento, ventilazione, irrigazione, illuminazione ed ombreggiamento. Il limite di questo sistema risiede proprio nel fatto che le operazioni appena citate richiedono un notevole consumo di energia elettrica. Un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica dal solare consente di minimizzare tali spese.
Alberto Mangione
scrive il 08 dicembre 2011 alle ore 13:08
Una considerazione sulle serre fotovltaiche: quando si ricopre di pannelli la falda rivolta a sud, avviene che a terra si forma un tappeto di ombra uniforme, c'è una debolissima diffusione della luce all'interno e le colture praticabili risultano poche e complicate. La luce è importante. Esiste una forma di serra, la Serra Archimede, studiata in Sicilia che garantisce una forte illuminazione e importante densità fotovoltaica. Tutto il resto è generalmente un modo per camuffare un impianto fisso a terra come serra, creando strutture visibili da grandi distanze senza un forte ritorno economico agricolo. Usare la serra in modo serio vuol dire avere proventi agricoli più elevati di una equivalente coltura in campo aperto. Solo questo può giustificare l'istallazione di grosse strutture. Il parametro del 50% di copertura non può bastare; è necessario l'osservazione dei fatturati agricoli confrontati con le colture a pieno campo. Solo in questo modo verrano incentivate vere serre che integrano il fotovoltaico con piani agronomici seri.
andrea
scrive il 17 gennaio 2012 alle ore 17:58
Salve voglio partire con una progettazione per una serra fotovoltaiche, vorrei delle informazione serie su come strutturarla per fare coltivazione agricola seria, e che tipo di coltura( ortaggi o piante) si potrebbero produrre. Lo chiedo a persona che già hanno una serra forovoltaica. Grazie