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Rinnovabili non fotovoltaiche, sempre più vicina la fine degli incentivi
Il Gse segnala come la soglia limite dei 5,8 miliardi di euro di spesa annua sia ormai a un passo. Il biogas è la fonte più incentivata
Gli incentivi per le rinnovabili non fotovoltaiche stanno per esaurirsi: dopo quanto avevamo scritto nei mesi passati, la conferma è arrivata dal Gse, che nei giorni scorsi ha comunicato l’aggiornamento, al 31 agosto 2014, del Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici. In base al nuovo aggiornamento, il costo indicativo annuo risulta pari a circa 5,403 miliardi di euro.
Nel dettaglio, il Contatore evidenzia che il sistema di incentivazione che più incide sul contatore è quello dei Certificati Verdi, con 2.914 milioni di euro, seguito dalla Tariffa Onnicomprensiva, con 1.653 euro, i Registri e le Aste, con 567 milioni, il CIP6, con 160 milioni e gli impianti in esercizio D.M. 6/7/201, con 78 milioni. Per quanto riguarda le differenti fonti rinnovabili, la più incentivata è il biogas, con 1.531 milioni di euro, seguito dalla fonte eolica, con 1.381 milioni, dalla fonte idraulica con 1.133 milioni, dalle biomasse, con 812 milioni, dai bioliquidi, con 430 milioni e dalla geotermia, con 117 milioni.
Ma la vera notizia è che mancano meno di 400 milioni di euro (per l’esattezza 397) al raggiungimento della soglia di 5,8 miliardi di euro di spesa annua, limite massimo degli incentivi previsto dall’art. 3 del D.M. 6 luglio 2012. L’aspetto più preoccupante è che, nonostante le complicazioni del sistema di incentivazione denunciate più volte dagli operatori, i soldi a disposizione stanno finendo piuttosto rapidamente. I dati aggiornati al 30 giugno, infatti, segnavano “soli” 5,06 miliardi, quindi in un bimestre il contatore si è appesantito di oltre 300 milioni di euro. Una volta raggiunta la soglia dei 5,8 miliardi di euro annui, così come capitato a suo tempo per il fotovoltaico con il Conto energia, l’incentivazione per queste rinnovabili dovrebbe avere definitivamente termine. A meno di cambiamenti da parte del Legislatore, che però appare più orientato a sostenere le rinnovabili termiche e l’efficienza energetica.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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