Green energy
Rinnovabili, l’Italia è tra i big
Secondo una classifica elaborata da Ren21, il nostro Paese è al quinto posto al mondo per capacità installata nelle fonti pulite. Sul podio Cina, Usa e Germania
Negli ultimi mesi si sono sentiti soprattutto giudizi e commenti negativi sullo stato delle rinnovabili italiane, derivanti soprattutto dal taglio generalizzato delle tariffe di incentivazione e dal netto rallentamento del settore di punta delle fonti pulite nazionali, il fotovoltaico. Questo dibattito, del tutto legittimo e doveroso, rischia però spesso di far passare in secondo piano i progressi messi a segno dal nostro Paese nella generazione di energia verde.
Il recente rapporto sullo stato globale delle rinnovabili 2013 elaborato e reso noto a Bruxelles nel corso della settimana europea per l’energia sostenibile da REN21(Renewable Energy Policy Network for the 21st Century), mette in chiaro come l’Italia abbia una capacità rinnovabile pari a 29 GW (idroelettrico tradizionale escluso), tanto da piazzarsi al quinto posto assoluto nella classifica mondiale elaborata da Ren21. A precederci ci sono soltanto veri e propri giganti come Cina, Usa e Germania, più la Spagna (tradizionalmente forte nell’eolico). Come installato rinnovabile pro capite l’Italia risale addirittura in quarta posizione, preceduta soltanto da Germania, Svezia e Spagna.
In effetti il nostro paese, secondo lo studio, a fine 2012 risulta ben posizionato in varie tecnologie: siamo al nono posto al mondo per la generazione di energia bio (biomassa, biocarburanti, biogas) con circa 10 TWh l’anno. Siamo secondi, alle spalle della Germania, per capacità fotovoltaica e per la potenza pro capite. Nella geotermia ci aggiudichiamo la quinta piazza al mondo per installato e per le nuove capacità di investimento. Siamo, infine, nella top ten, al settimo posto, per la capacità e l’incremento eolico del 2012. Note meno positive arrivano dall’analisi degli impatti sull’occupazione: le rinnovabili nel mondo forniscono 5.747.000 posti di lavoro direttamente o indirettamente, ma l’Italia non figura tra i primi sei Paesi, mentre Germania e Spagna occupano rispettivamente il quinto e il sesto posto.
È evidente che, in futuro, l’Italia è destinata a perdere posizioni nelle classifiche sulle rinnovabili, per via della sempre più potente irruzione nel mercato dei Paesi emergenti. Il rapporto Ren21 ci conferma, però, che siamo però abbondantemente in linea per raggiungere i target sulle fonti pulite fissati dall’Ue e, probabilmente, anche per superarli.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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