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Rinnovabili e storage, il futuro passa da qui | Tekneco

Rinnovabili e sostenibilità

Rinnovabili e storage, il futuro passa da qui

Secondo una ricerca, solare ed eolico potrebbero alimentare per il 99,9% del tempo la rete di distribuzione, con sistemi di accumulo adeguati

Scritto da il 14 dicembre 2012 alle 8:30 | 0 commenti

Rinnovabili e storage, il futuro passa da qui

Si può andare verso un sistema energetico basato quasi esclusivamente sulle rinnovabili? La risposta è sì e proviene da una ricerca condotta dagli enti statunitensi University of Delaware e Delaware Technical Community College.

Secondo quanto emerge dalle pagine dello studio, gli impianti energetici “rinnovabili”, in particolare quelli a energia eolica e solare, se provvisti di un adeguato sistema di immagazzinamento dell’energia, entro il 2030 sarebbero in grado di alimentare una rete di distribuzione estesa per il 99,9% del tempo, a un costo equivalente a quelli attuali.

Come ha affermato Willett Kempton, docente presso la School of Marine Science and Policy in UD’s College of Earth, Ocean, and Environment e coautore della ricerca, «Questi risultati fanno cadere le tesi secondo cui l’energia rinnovabile sia troppo inaffidabile e costosa».

La chiave per l’effettivo successo passa dalla combinazione della produzione energetica con i sistemi di immagazzinamento: le simulazioni sono state effettuate su un modello di rete che comprende 13 Stati Usa ed è equivalente a un quinto della rete statunitense.

I sistemi di accumulo quindi potrebbero davvero giocare una parte determinante nel futuro energetico del pianeta. Ma a che punto sono oggi e possono davvero rappresentare una voce importante in questa direzione? Conferme importanti giungono dal “Position paper sul ruolo dei Dispositivi di Accumulo Elettrochimico nei Sistemi Elettrici” presentato pochi giorni fa da Anie Energia al collegio dell’Aeeg.

A parere di Matteo Marini, Presidente Anie Energia «Con un giro di affari potenziale di oltre 4 miliardi di euro annui nel 2020 i sistemi di accumulo sono destinati ad avere un ruolo primario nel processo di ammodernamento tecnologico delle infrastrutture di rete ampliando la gamma di soluzioni volte a rispondere alle mutate condizioni di generazione, trasmissione, distribuzione e consumo dell’energia elettrica».

Non solo: si prevede un ruolo importante proprio dell’Italia, Paese che sempre secondo Marini, «a livello europeo, è il primo interprete dell’obiettivo di maggior sostenibilità ambientale della produzione elettrica e del nuovo paradigma di generazione diffusa e autoconsumo».


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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