Rinnovabili elettriche
Aumenta il costo degli incentivi
In un solo mese il valore degli incentivi riconosciuti alle rinnovabili non fotovoltaiche è aumentato di quasi 500 milioni di euro. Con un peso non indifferente sulle bollette finali pagate dai consumatori
Il tema probabilmente più discusso in materia di fonti rinnovabili, almeno nel nostro Paese, è quello degli incentivi. Nell’occhio del ciclone è finito soprattutto il fotovoltaico, la fonte di energia pulita che ha conosciuto la crescita più rapida degli ultimi anni. Ma, come noto, gli incentivi diretti per il solare sono definitivamente terminati lo scorso anno, al momento del raggiungimento di quota 6,5 miliardi di sostegno pubblico l’anno. Dunque, di fatto, questo ammontare non può ulteriormente crescere.
Sta però invece continuando ad aumentare, invece, la quota destinata dallo Stato (attraverso le bollette elettriche dei cittadine italiani) alle altre energie rinnovabili, ossia idroelettrico, eolico, biomasse, biogas, ecc. Il Gestore dei Servizi Energetici ha aggiornato al 31 gennaio 2014 il Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti a questi impianti.
In base all’aggiornamento, il costo indicativo annuo di tutti i diversi tipi di sussidi concessi nel tempo a queste fonti ha raggiunto circa 5,03 miliardi di euro. Si tratta di un aumento non indifferente, in quanto al 31 dicembre 2013 il contatore misurava “solo” 4,56 miliardi di euro. Il punto fondamentale è che, così come per il fotovoltaico, anche le altre energie rinnovabili devono fare i conti con una soglia massima, fissata, in base all’art. 3 del D.M. 6 luglio 2012, il costo annuo degli incentivi ha un limite di 5,8 miliardi di euro.
Di fatto, dunque, mancano poco meno di 800 milioni di euro al raggiungimento della soglia, che potrebbe essere raggiunta prima di quanto si potesse pensare. Per quanto riguarda gli unici strumenti incentivanti attualmente ancora operativi, c’è da segnalare come Registri e aste (riservati ali impianti di grandi dimensioni), in effetti, pesano ormai per quasi 415 milioni di euro l’anno, soprattutto a causa della crescita di biomasse (131 milioni di euro), biogas (90 milioni di euro), eolico (90 milioni di euro) e idroelettrico.
Gli impianti più piccoli, invece, pesano per appena 67 milioni. Insomma, tra fotovoltaico ed altre fonti, ormai, il conto del sostegno alle rinnovabili elettriche ha raggiunto gli 11,5 miliardi di euro l’anno, un quantitativo che sicuramente ha un peso non indifferente sulle bollette finali pagate dai consumatori.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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