Rifiuti elettronici
Pannelli solari, ecco come smaltirli correttamente
Produttori e importatori sono tenuti a garantire recupero dei moduli fotovoltaici a fine vita, ma solo per il quarto e quinto Conto energia
I pannelli fotovoltaici sono programmati per produrre energia elettrica dal Sole per 20-25 anni. Incidenti di vario genere, soprattutto quelli meteorologici, possono compromettere la funzionalità di alcuni pannelli che, dunque, vanno sostituiti prima del tempo.
In ogni caso, per tutti i moduli arriva prima o poi il momento del fine vita. Che fare dunque con questi pannelli ormai non più utilizzabili? È evidente che questi apparecchi, anche se non contengono sostanze particolarmente dannose, non possono essere abbandonati nell’ambiente, ma devono essere smaltiti correttamente, così da permettere anche il recupero dei materiali di cui sono composti (principalmente vetro).
L’Italia si è dotata di una normativa, anche se non esaustiva, in materia: a partire da luglio 2012, tutti i nuovi impianti entrati in esercizio devono prevedere l’adesione da parte del produttore o dell’importatore di moduli a un consorzio di smaltimento, che a sua volta deve predisporre i mezzi necessari per il corretto tracciamento dei moduli e le risorse necessarie per lo smaltimento a fine vita, pena l’esclusione dal riconoscimento delle tariffe incentivanti per l’utente finale.
In linea di massima, dunque, quando il proprietario degli impianti vuole sostituire o smantellare dei pannelli, deve rivolgersi al proprio produttore o importatore dei moduli. Quest’ultimo, tramite il consorzio a cui ha aderito, provvederà al recupero fisico dei moduli e al loro successivo smaltimento.
Tutto perfetto? No, perché, in realtà, questa procedura vale solo per gli impianti che beneficiano del quarto (parzialmente) e del quinto Conto energia. Per tutte le altre installazioni, che costituiscono la grande maggioranza del fotovoltaico italiano, produttori e importatori non sono tenuti per legge a seguire questa prassi, anche se, in realtà, molti di loro hanno già da anni assicurato trattamenti per il fine vita che ricalcano più o meno la prassi descritta in precedenza.
Probabilmente, però, a breve termine dovrà essere emanata una disposizione che disciplini il fine vita anche per i pannelli pre quarto Conto energia: a luglio 2012 è entrata in vigore, infatti, la direttiva Ue sui rifiuti elettronici, che estende la classificazione Raee anche ai moduli fotovoltaici, includendoli di fatto tra le apparecchiature che dovranno essere raccolte e riciclate a fine vita. La direttiva andrà recepita entro febbraio 2014, quindi entro questa data anche in Italia andrà varata una norma che chiarisca le modalità di corretto smaltimento per tutti i pannelli solari.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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