Energia solare
Obama appoggia lo sviluppo del solare
La Casa Bianca ha varato un apposito programma volto a incentivare il fotovoltaico soprattutto nelle strutture pubbliche
Mentre in Italia il dibattito sulle fonti rinnovabili è prevalentemente incentrato sulla questione dei costi dell’incentivazione, dall’altra parte del mondo c’è chi annuncia interventi e iniziative straordinarie.
Stiamo parlando degli Stati Uniti d’America, dove, nei giorni scorsi, il presidente Barack Obama ha dato il via a un vasto programma di sostegno alla fonte rinnovabile più nota al grande pubblico, il fotovoltaico. Certo, occorre ricordare come la situazione di partenza sia molto diversa: negli Usa il solare vale circa l’1% della domanda elettrica nazionale, in Italia siamo tra il 7 e l’8%, dunque decisamente più avanti.
Ciò non toglie che il fotovoltaico sia già una realtà importante per gli Usa: il 2013 è stato da record, tanto che gli Stati Uniti sono diventati uno dei mercati più importanti a livello mondiale, toccando i circa 13 GW di capacità installata (rispetto agli 1,2 GW del 2008), abbastanza per alimentare più di 2,2 milioni di case americane.
La spinta arriva soprattutto dalla maggiore economicità di questa tecnologia: dall’inizio del 2010, il costo medio dei pannelli solari è sceso di oltre il 60 % e il valore di un sistema elettrico solare fotovoltaico è sceso di circa il 50 %. Ma, soprattutto, quel che piace alla Casa Bianca è che il solare oggi impieghi circa 143.000 lavoratori negli Stati Uniti, un numero in crescita di oltre il 50 % dal 2010.
Questi traguardi non bastano però a Obama, che ha annunciato una serie di altre iniziative. Quella destinata a produrre effetti più concreti, probabilmente, è l’impegno del Governo federale a utilizzare il solare e altre fonti pulite negli edifici pubblici (obiettivo del 20% al 2020), nonché nell’Esercito americano, che è il primo consumatore di energia statunitense. Inoltre il Dipartimento dell’energia ha annunciato la messa a disposizione di circa 2,5 miliardi di dollari di finanziamenti per progetti innovativi nel campo del solare.
Ma, al di là dei singoli progetti e iniziative, quel che stupisce (alle nostre latitudini) è il sostegno incondizionato a una fonte ritenuta indispensabile per il futuro energetico americano, proprio in una fase in cui gli Usa si sono ritrovati improvvisamente ricchi di fonti fossili (grazie al boom dello shale gas).
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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