Energie rinnovabili
Lettera aperta sull’Agenda Verde
Il Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili ha redatto l’“Agenda Verde” con obiettivi e proposte indirizzate ai prossimi neo parlamentari
Illustri candidati e futuri onorevoli e senatori della Regione Puglia,
Il Distretto Produttivo Regionale delle Energie Rinnovabili e dell’Efficientamento Energetico “La Nuova Energia”, che rappresenta le Aziende produttive Pugliesi del settore con oltre 10.000 addetti diretti ed indiretti in un momento in cui la green economy sembra essere un “accessorio” nei programmi della maggior parte delle diverse forze politiche, ha redatto un documento denominato “Agenda Verde” , in cui si presenta in maniera chiara e concreta le gli obiettivi e le proposte che il prossimo parlamento dovrebbe intraprendere nei primi 12 mesi.
L’“Agenda Verde” vuole essere uno strumento operativo per un impegno “concreto” da parte di tutti i neo parlamentari dal 26 febbraio senza distinzione di “colore” politico, ma con un denominatore comune: la difesa della Puglia, del suo territorio, del lavoro, dello sviluppo sostenibile della Green Economy.
La “ricetta” dell’Agenda Verde è focalizzata sulla semplificazione burocratica di tutti gli iter autorizzativi rivolti agli impianti di produzione per le Aziende e cittadini che consumano energia; “ogni Azienda produttiva e ogni cittadino dovrebbe avere la possibilità di produrre energia “pulita” in quantità necessaria a soddisfare le proprie esigenze o, se in eccedenza, venderla al suo “vicino”.
Attualmente l’82% dell’energia consumata in Italia (elettricità, calore, trasporti) ha un’origine estera con evidenti effetti sulla sicurezza degli approvvigionamenti essendo, come noto, gas e petrolio di provenienza da aree geografiche a rischio.
In particolare, per quanto riguarda l’energia elettrica, ne importiamo circa il 76%: il 14% direttamente sotto forma di elettricità e il rimanente 62% sotto forma di materie prime (carbone, petrolio e gas) necessarie per la produzione. Il restante 24% è ottenuto da “materie prime nazionali” come acqua, sole, vento, biomasse e geotermia.
Per tale produzione diversi studi (ad esempio, Althesys e Oir-Agici) hanno dimostrato che l’ammontare dei benefici attualizzati ad oggi, al netto degli incentivi erogati alle fonti rinnovabili, è di circa 50 miliardi di euro, molto più di una manovra finanziaria. Ma, oltre a ciò, le energie rinnovabili danno anche altri importanti vantaggi, quali una maggiore indipendenza energetica del nostro Paese, meno gas climalteranti e inquinanti introdotti in atmosfera, e minori spese per sanità e protezione civile.
Altro elemento su cui porre attenzione è dato dall’occupazione del fabbisogno di lavoro, infatti le energie rinnovabili si caratterizzano per maggior impiego di lavoratori per unità di energia elettrica prodotta rispetto alle energie fossili (mediamente per N. 1 lavoratore nelle fonti fossili ve ne sono 7 nelle rinnovabili).
Le imprese Pugliesi nella filiera delle rinnovabili Italiane hanno sviluppato negli ultimi anni un importante know-how che è patrimonio “Made in Puglia” che vede gli stessi “campioni” in Italia, alcuni dei quali ha già intrapreso un processo d’internazionalizzazione.
Gentili Onorevoli Pugliesi, nello scrivere l’Agenda Verde della nostra Regione ci siamo posti un quesito chiave: come dovremmo vivere e cosa dovremmo consumare e produrre tra 20 o 30 anni? Noi abbiamo dato una risposta con un’analisi oggettiva dello stato dell’arte e abbiamo formulato 11 proposte pragmatiche!
Pertanto, come cittadini ed Aziende Pugliesi, impegnate quotidianamente per sostenere la green economy, salvaguardare il territorio, lo sviluppo, l’ambiente, e il “sano” lavoro, vi chiediamo se siete disponibili, nell’eventualità foste eletti a livello parlamentare e, se parte della maggioranza, a livello governativo, a sostenere prima e ad approvare poi le proposte definite nella “Agenda Verde” per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
In attesa di Vostro riscontro e impegno,
Giuseppe Bratta
Presidente Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili
Fonte: Ufficio stampa Distretto La Nuova Energia
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