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Le 5 nuove tendenze della gestione degli impianti fotovoltaici | Tekneco

Solar Asset Management Europe

Le 5 nuove tendenze della gestione degli impianti fotovoltaici

Diversi mutamenti sono alla base di grandi cambiamenti nel settore dell’O&M e dell’ottimizzazione degli impianti solari. L’analisi di Solarplaza

Scritto da il 25 agosto 2016 alle 10:58 | 0 commenti

Le 5 nuove tendenze della gestione degli impianti fotovoltaici

Photo: Wikimedia


La gestione e ottimizzazione degli impianti e dei portafogli solari, più nota agli addetti ai lavori come asset management (AM), è un trend in rapida ascesa nel mercato europeo. Se da un lato la costruzione di nuovi impianti si fa sempre piú rara, il mercato secondario di compravendita degli asset solari, e le strategie per massimizzare le rendite finanziarie, rimangono al centro dell’attenzione.

Il noto portale d’informazione on-line Solarplaza, organizzatore del Solar Asset Management Europe a Milano questo Novembre, ha individuato i 5 trend piú importanti nel mercato.

1. Consolidamento dei portafogli

Il primo fattore da considerare, in questo senso, è il consolidamento dei portafogli di impianti solari: la fine delle politiche incentivanti pubbliche adottate negli anni, l’aumento della concorrenza e le prospettive non facili per il fotovoltaico europeo, hanno di fatto contribuito a ridurre i player del settore, in ambito europeo.
Tutto ciò si traduce in un minor numero di proprietari con più cospicui portafogli solari, spesso contenenti un insieme diversificato di asset consolidati attraverso fusioni e acquisizioni.
E questo trend lo si nota bene nell’analisi specifica condotta sempre da Solarplaza riguardante la Top 70 dei piú grandi portafogli solari in Europa che, anche quest’anno (siamo alla terza edizione), rileva come la dimensione media dei portfolio sia andata aumentando nel corso degli ultimi anni. Sempre guardando alla classifica, si nota come la maggior parte dei portafogli abbia sede in Germania e nel Regno Unito. Quest’ultimo – ed è la novità – è divenuto il primo Paese, con asset per 2,4 GW concentrati nelle prime dieci posizioni (per la cronaca: 4 dei 10 portafogli piú grandi parlano inglese, altrettanti tedesco, solo uno è francese e uno italiano). Sempre considerando la classifica, un altro aspetto da segnalare è che, in media, le società proprietarie dei fondi fotovoltaici nella top ten sono riusciti a crescere ogni anno i loro portfolio di 72.7 MW mentre, a livello di top 70, l’aumento medio annuo è stato di 23 MW circa.

2. Piú collaborazione tra diversi fornitori di O&M

Insieme all’espansione dei portafogli, un altro fattore crescente è la necessità di lavorare insieme, da parte di svariati operatori di operation & maintenance (O&M), per specifici proprietari di asset. Tale collaborazione può essere imposta da fattori geografici, per esempio quando un fondo si estende al di là di un determinato territorio dove opera un fornitore di servizi, o per questioni tecnologiche; questo è il caso, per esempio, di quei fornitori di servizi solari vincolati a lavorare con i produttori di batterie.
Inoltre, occorre considerare anche la crescente necessità di collaborazione vicendevole tra fornitori di servizi di ingegnerizzazione, appaltanti e costruttori che hanno realizzato gli impianti, e i fornitori di servizi di manutenzione ad impianto ultimato.

3. Manutenzione “fatta in casa”

Un’altra tendenza in atto da parte degli investitori più grandi è la strategia, attuata da alcuni asset manager, di creare attività di manutenzione in proprio piuttosto che fare affidamento a fornitori esterni. L’esempio più lampante, probabilmente, è il fondo solare britannico di Lightsource, il più grande in Europa, che ha dato vita a una vera e propria accademia per garantire ai propri addetti le migliori competenze del settore. Secondo l’ultima analisi di Solarplaza, il 94% delle aziende preferisce occuparsi in proprio della gestione non tecnica del patrimonio, e solo il 6% è ancora favorevole all’outsourcing.

4. Nuovi business model

La necessità di interventi di gestione e manutenzione più rapidi, efficaci ed efficienti sta generando la nascita di nuovi modelli di business, come quelli introdotti per primo da Raising Power in Germania. Descritta da Edmée Kelsey – AD della tedesca 3megawatt, azienda fornitrice di servizi per il monitoraggio e la gestione degli asset fotovoltaici – come “la Uber dell’O&M”, questa nuova piattaforma consente a piccoli proprietari di impianti solari di contattare gli esperti di manutenzione semplicemente premendo un tasto.
Modelli come questo potrebbero aprire in modo significativo il pool di esperti a disposizione per i servizi di gestione e, a detta della stessa Kelsey, porterà ad abbassare i costi, potendo offrire lavoro a tecnici “a km zero”.

5. Abbinamento solare + batterie

Non è certo un segreto che il solare sia sempre più accoppiato allo storage in tutta Europa. Ciò che non è così chiaro al momento è come questo influirà sull’ambito operation & maintenance, dato che in Europa, a differenza degli Stati Uniti, la maggior parte delle installazioni solar + storage è attualmente a livello residenziale, anche se la situazione sta evolvendo in fretta.
Tuttavia ciò non sembra essere un grosso problema. E anche se alcuni interventi specifici hanno bisogno di una maggiore assimilazione, è solo questione di tempo.

Questo e altri temi saranno al centro di Solar Asset Management Europe, la più grande conferenza europea sul mercato fotovoltaico che si terrà il 9-10 novembre a Milano Malpensa. I lettori di Tekneco possono usufruire di uno sconto del 10% sul prezzo del biglietto registrandosi alla pagina specifica


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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