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Lo Sblocca Italia vicino all'approvazione definitiva

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La Camera approva lo Sblocca Italia, con poche modifiche

Atteso ora il passaggio definitivo al Senato entro la prima settimana di novembre. Escluso lo shale gas dalle discusse norme sulle trivellazioni

Scritto da il 31 ottobre 2014 alle 10:00 | 1 commento

La Camera approva lo Sblocca Italia, con poche modifiche

Lo Sblocca Italia supera la prova della Camera: il controverso decreto legge Sblocca Italia, che contiene misure per superare molteplici ostacoli alla realizzazione degli investimenti in infrastrutture, energia ed edilizia, è stato ratificato da Montecitorio con 278 sì, 161 no e 7 astenuti. Resta ora lo scoglio del Senato, che dovrà convertirlo in legge entro la prima metà di novembre, ma a questo punto appare difficile che il testo possa subire sostanziali correzioni.

Correzioni significative che non sono arrivate alla Camera neppure dalla norma più contestata in campo energetico – ultra contestata dagli ambientalisti – che prevede che le trivellazioni per ricerca e sfruttamento degli idrocarburi nel territorio e nelle acque italiane rivestano il carattere di “opere strategiche”, tanto far temere una possibile corsa all’oro nero.  L’unica parziale e importante apertura è arrivata dall’introduzione, nelle attività di ricerca o coltivazione di idrocarburi rilasciate dallo Stato, del divieto della ricerca e dell’estrazione di shale gas e shale oil e il rilascio dei relativi titoli minerari.

Lo Sblocca italia, comunque, non si è limitato agli idrocarburi: ad esempio il provvedimento consente una sostanziale proroga delle concessioni autostradali agli attuali titolari che mettano in cantiere nuovi investimenti ed eventualmente l’unificazione di tratte interconnesse, ma senza passare per nuovi bandi di gara. La Commissione europea ha chiesto chiarimenti, ipotizzando una violazione degli obblighi comunitari, ma il ministro Maurizio Lupi si è detto certo di poter convincere Bruxelles della regolarità della procedura. Inoltre l’operatività della Cdp è stata estesa a una pluralità di settori: energia, ambiente, calamità naturali e protezione civile, trasporti, ricerca ed educazione.

Altro comparto interessato dallo Sblocca Italia è quello edilizio: in particolare sono previste una serie di agevolazioni per chi intende accorpare o frazionare gli appartamenti. Dunque d’ora in avanti, prima di avviare la ristrutturazione, a volumi invariati, basterà inviare una comunicazione di inizio lavori, controfirmata da un tecnico, senza dover ottenere dal comune il relativo permesso. Inoltre, chi compra un immobile a destinazione residenziale (ma non classificato come immobile di lusso, signorile o di pregio) godrà di un bonus Irpef del 20% sul prezzo di acquisto, con limite massimo di spesa di 300.000 euro, a condizione di affittarlo per almeno 8 anni continuativi a canone concordato. Il provvedimento, però non sembra convincere sino in fondo gli operatori del settore: “Il voto di fiducia sul decreto-legge Sblocca Italia, ha impedito di apportare al provvedimento quelle modifiche che alcune disposizioni potenzialmente di grande interesse richiedevano per avere speranza di essere efficaci. L’osservazione trae origine dalla grande distanza che separa le intenzioni del Governo dai testi approvati”, ha recentemente dichiarato il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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