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In Puglia le prospettive sono sempre più green

Oltre ai primati raggiunti nelle rinnovabili, è sempre più sensibile l’attenzione a risparmio energetico, efficienza energetica e bioedilizia

Scritto da il 22 febbraio 2013 alle 9:18 | 1 commento

In Puglia le prospettive sono sempre più green

La Puglia si conferma sempre più a vocazione “verde”. Lo evidenziano le cifre e anche gli esperti del settore: la regione mostra numeri da primato per quanto riguarda, innanzitutto, le energie rinnovabili.

Come segnala Enel, in Puglia «prosegue il trend di crescita delle fonti rinnovabili dove sono circa 33.000 gli impianti connessi alla rete elettrica gestita da Enel a partire dal 2006 per una potenza complessiva che sale a 3.250 MW. In particolare gli allacciamenti riguardano per il 99% impianti fotovoltaici». A denotare l’attenzione sempre crescente dei cittadini verso questa forma di energia c’è il fatto – segnala sempre Enel – che si è registrata un’inversione di tendenza che vede preferiti impianti di piccola taglia per lo più installati sui tetti di edifici civili.

Sempre riguardo le rinnovabili, se l’Italia rimane in cima al mondo, subito dietro alla Germania, per quanto riguarda la potenza installata, lo deve sicuramente anche alla Puglia: lo evidenzia il report 2012 dell’ufficio studi Ubisol sui dati ufficiali del Gse, secondo cui la prima regione per potenza attiva è proprio quella pugliese con 2.427 MW e più di 32mila impianti, precedendo di molto la Lombardia con 1.781 MW e l’Emilia Romagna (1.588 MW).

La Puglia dimostra la sua vocazione di “motore” delle rinnovabili anche in altri ambiti: per esempio, nel mini eolico. Se il comparto italiano conferma il suo trend di crescita, con un lusinghiero incremento della potenza installata nel 2012 (indagine Assieme su dati Gse – primo semestre 2012), è proprio la regione, con 7.392 kW stimati a fine 2012, seguita da Basilicata (5.694 kW), Campania (4.168 kW) e Calabria (1.102 kW), a fare da traino per lo sviluppo di questa fonte energetica.

L’attenzione per le energie rinnovabili si sposa con la vocazione green della Regione come dimostra anche nella lettera d’intenti firmata dal “governatore” Vendola e la presidente della ong mondiale R20 per la predisposizione di un Piano di azione mediterraneo per l’energia rinnovabile e l’uso efficiente delle risorse.

Puglia, R20 e associazione delle regioni europee si sono impegnati a lavorare in concerto con i partner mediterranei per la riconversione ecologica del modello economico e produttivo, la diffusione di buone pratiche di risparmio ed efficienza energetica e uno sviluppo armonico ed eco-compatibile delle energie rinnovabili.

Esempi di questa politica lungimirante, ma anche dell’attenzione generale che proviene dal territorio è data anche dal recente progetto Alterenergy (Energy Sustainability for Adriatic Small Communities): è una risposta concreta della Puglia alla Strategia Europa 2020 mirata non solo allo sviluppo delle energie rinnovabili ma anche alla promozione del risparmio energetico nelle piccole comunità adriatiche.

Il progetto ha come idea fondante quella di sviluppare modelli replicabili di gestione sostenibile delle risorse energetiche nelle piccole comunità adriatiche e ha voluto chiamare a raccolta tutti i Comuni pugliesi con meno di 10.000 abitanti attraverso un Avviso pubblico di manifestazione di interesse.

In tema di politiche “verdi” non c’è solo l’aspetto energetico ma diversi altri fattori tra cui una nuova visione più attenta all’ambiente da parte delle aziende, come si ravvisa anche dai dati di Accredia, l’Ente Unico Italiano di Accreditamento, sul numero di imprese “eco-certificate”: la Puglia, con 782 aziende e un trend in crescita significativo (+3,1%), entra di fatto tra le regioni più attente a questo aspetto, seconda nel Mezzogiorno dietro alla Campania.

Arriviamo così all’efficienza energetica, altro settore che mostra una crescita sempre più significativa di attenzione, come evidenzia Valentina Augenti, ingegnere e presidente del network CasaClima Network Puglia: «si registra un deciso interesse per le pratiche edilizie legate agli aspetti non solo legati all’efficienza energetica ma anche alla bioedilizia e agli stessi criteri di certificazione energetica di Casaclima. Certo, c’è molta strada da percorrere ma l’interesse è decisamente elevato ed è quello che, a mio avviso, si registrerà anche per un evento quale Klimahouse Puglia. Un evento che punta all’innovazione, fattore questo particolarmente attrattivo: ecco perché prevedo che si confermeranno gli eccellenti risultati dello scorso anno per quanto riguarda la partecipazione».

La stessa Augenti traccia la sfida che occorre giocare nel settore dell’edilizia del nuovo millennio: «occorre coniugare innovazione e tradizione, ossia integrare le tipologie costruttive attuali mirando al raggiungimento dei target fissati per l’efficienza energetica, che si possono raggiungere più facilmente in una regione quale la Puglia grazie al suo clima».


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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