rinnovabili
Il solare termico prova a cambiare passo
Dopo i numeri negativi registrati dal 2010, questa fonte dovrebbe avere tutte le carte in regola per invertire la rotta. Anche grazie al Conto termico
Il solare termico in Italia è reduce da un biennio negativo, ma dovrebbe avere tutte le carte in regola per invertire la rotta. Secondo i dati Assolterm (che tratteremo nel dettaglio nello speciale solare termico di Tekneco 11, in uscita a maggio) dopo i dati poco confortanti del 2011 (-20% rispetto al 2010), il mercato nazionale del solare termico ha continuato a perdere terreno anche nel 2012 dove, con ogni probabilità, la discesa si dovrebbe aggirare intorno al -15-20%.
Il passo indietro è il risultato combinato della crisi economica generale ma anche della fine della spinta propulsiva delle detrazioni fiscali del 55% che, nel 2010, avevano fatto toccare al comparto circa 500.000 metri quadrati di collettori installati.
La maggiore attenzione mostrata recentemente dal legislatore per le rinnovabili termiche e, soprattutto, il varo del Conto termico, fanno però ben sperare gli operatori del settore, che contano di intercettare una buona parte dei 900 milioni di euro messi a disposizione dal nuovo strumento di incentivazione.
Un fattore ritenuto molto positivo dall’associazione di categoria è che il Conto termico consente di avere l’incentivo in due anni, ossia in tempi molto più rapidi rispetto alle detrazioni fiscali del 55%. Le aspettative per il futuro, insomma, sono moderatamente positive, anche perché il trend sembra essere favorevole per la crescita di questa tecnologia non solo a livello italiano.
Secondo quanto evidenziato dal documento “Strategic Research Priorities”, pubblicato a fine febbraio dall’European Technology Platform on Renewable Heating and Cooling (RHC-Platform), nel 2020 le fonti energetiche rinnovabili potrebbero soddisfare oltre il 25% della domanda di calore a livello europeo, per arrivare addirittura al 100% entro il 2040.
Il rapporto sottolinea, inoltre, come proprio il solare termico sia la tecnologia con il miglior potenziale di crescita e possa dare un grande contributo al raggiungimento di questo obiettivo, a patto che vengano intensificati gli sforzi e gli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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