Rinnovabili termiche
Il solare termico è un affare cinese
La Cina domina il 67% del mercato globale, che ha comunque conosciuto una buona crescita sia nel 2012 che nel 2013
Il solare termico, ancora un decennio fa, era probabilmente la fonte solare più conosciuta, poiché il fotovoltaico era tutto sommato una nicchia di mercato, mentre i collettori erano spesso visibili in luoghi come piscine, campeggi, ecc. Non che questa fonte non esista più oggi, anzi recentemente qualche segnale di ripresa si è intravisto con il Conto termico e le detrazioni fiscali ma, certo, a leggere i dati che arrivano dal report Solar Heat Worldwide 2014, l’impressione generale che se ne ricava è che il solare termico sia ormai quasi del tutto un affare della Cina, almeno a livello globale.
Infatti a fine 2012 la capacità installata di questa fonte era di 269,3 GWth di capacità installata, pari a un totale di 384,7 milioni di metri quadrati di superfici coperta da collettori. Ma la stragrande maggioranza (ben il 67%) risultava installata in Cina (180,4 GWth), con l’intera Europa parecchio distante (42,8 GWth). Ancora più netti i dati per quanto riguarda il solo 2012: due anni fa la capacità è cresciuta di 52,7 GWth, pari a 75,3 milioni di metri quadrati di collettori solari installati in tutto il mondo. Ciò ha significa un aumento nelle nuove installazioni del 9,4% rispetto all’esercizio 2011.
Tutto bene allora? Il mercato in realtà appare eccessivamente concentrato: ben 44,7 GWth dei 52,7 totali arrivavano infatti dal mercato cinese. Decisamente lontana l’Europa (3,7 GWth) dove, nel 2012, l’Italia è segnalata come uno dei mercati più in difficoltà. Queste tendenze dovrebbero proseguire anche nel 2013, tanto che la capacità totale stimata dei collettori solari termici in funzione dovrebbe essere salita a 330 GWth, pari a 471 milioni di metri quadri di superficie. Dunque nel 2013 sono entrati in funzione oltre 61 GWth di impianti solari termici, a testimonianza di un ulteriore crescita rispetto al dato del 2012.
Cosa potrebbe cambiare nel futuro di questa tecnologia? È probabile che a livello europeo il solare termico potrebbe pagare la concorrenza con le tecnologie elettriche per il riscaldamento (una prospettiva auspicata anche dall’Ue), mentre a livello globale il solare termodinamico (che è atteso in forte crescita dalla Iea) potrebbe rivelarsi un concorrente temibile sul campo termico.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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