Green energy
Il fotovoltaico Usa punta in alto
Secondo le ultime previsioni, negli States ci sarà una crescita nella domanda di energia solare. Un trend seguito anche dai colossi elettrici nazionali
Gli Stati Uniti intendono puntare con maggiore decisione sul fotovoltaico. Quello che è, a oggi, il quarto mercato al mondo per capacità con 3,3 GW di nuovi sistemi collegati (dati 2012), dietro a Germania con 7,6 GW, alla Cina (con 5 GW stimati) e all’l’Italia (con 3,4 GW) ha intenzione di espandersi sensibilmente.
Secondo l’analisi della società di consulenza NPD Solarbuzz la domanda di fotovoltaico negli Usa è prevista in crescita significativa nel corso del 2013 arrivando a stabilire un nuovo record di 4,3 GW, con un incremento di quasi il 20% rispetto al 2012. Lo stesso report ricorda che la capacità di generazione fotovoltaica del mercato statunitense ormai contribuisce per oltre il 12% della domanda globale annua, rispetto ad appena il 5% di tre anni fa.
L’interesse per le potenzialità del fotovoltaico sono state percepite anche dalle grandi aziende elettriche statunitensi. Secondo il Wall Street Journal, colossi come American Electric Power e Southern Co., stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di entrare nel mercato dei pannelli solari e della generazione distribuita, a scapito della produzione centralizzata.
Ci sono poi altri esempi dell’interesse crescente verso il solare: il fornitore americano di banda larga e tlc, Verizon, ha intenzione di investire sul progetto Green Energy Project per realizzare un impianto a energia solare e celle a combustibile, per produrre energia da idrogeno e ossigeno. Una volta completati, gli impianti consentiranno a Verizon di autoprodurre più di 70 GWh di energia pulita, eliminando più di 10.000 tonnellate di anidride carbonica.
La domanda crescente di fotovoltaico è anche l’ulteriore testimonianza della decisione sempre più significativa degli Usa di puntare a scelte green dal punto di vista energetico. Basti considerare che il Pentagono, la maggiore realtà energivora del mondo (Stati esclusi) ha deciso di sviluppare all’interno o nei pressi di aree militari progetti geotermali per la produzione elettrica. L’idea è di allargare il progetto anche all’energia solare ed eolica. Il progetto la dice tutta sulla volontà del dipartimento alla Difesa di coprire il 25% del proprio fabbisogno energetico con energie rinnovabili entro il 2025.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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