Energia eolica
GE e Vestas dominano il mercato delle turbine
Dieci colossi internazionali controllano circa il 70% del mercato mondiale. La cinese Guodian è invece la prima proprietaria di impianti eolici su scala globale
La filiera globale di produzione delle turbine eoliche è in mano a dieci colossi internazionali, che complessivamente controllano circa il 70% del mercato mondiale. Il 2012, anno record per l’eolico mondiale (con oltre 48 GW di nuova capacità installata), è stato caratterizzato da un rivoluzionario tandem al vertice: General Electric, la multinazionale americana attiva in tantissimi segmenti dell’energia, ha venduto l’11,8% delle turbine globali, ossia tante quante Vestas, la società danese per anni regina incontrastata dell’eolico ma da tempo in grandi difficoltà finanziarie.
L’apparentamento in testa è stato determinato soprattutto dall’andamento record del mercato nordamericano (spinto a sua volta da scadenze temporali del sistema d’incentivazione a stelle e strisce), che rappresenta più del 96% del giro d’affari per Ge nel settore eolico. Dietro la coppia c’è un nome molto noto, la multinazionale Siemens (con una quota del 10%) che, come la tedesca Enercon (7,2%), punta molte delle sue carte per il futuro sullo sviluppo dei grandi progetti offshore nel mare del Nord.
Altro nome europeo è Gamesa, società spagnola sino a pochi anni fa numero due del mercato, nel 2012 scesa in sesta posizione (6,4% del mercato) e coinvolta in un complicato processo di ristrutturazione. Nella top 10 mondiale ci sono anche quattro aziende cinesi (Goldwind Guodian United Power, Sinovel e Sewind) che sono però retrocesse nelle ultime posizioni per effetto della decrescita del mercato interno della Repubblica popolare (-18% nel 2012), che rappresenta di fatto l’unico sbocco per le turbine di questi produttori. Nel 2013, però, secondo una stima di Bloomberg New Energy Finance, il mercato degli Stati Uniti diminuirà drasticamente, mentre la Cina si stabilizzerà e recupererà. Tutto questo dovrebbe aiutare i produttori asiatici a guadagnare quote di mercato mondiale a scapito dei loro concorrenti occidentali.
Più frammentato, ovviamente, è il controllo dei parchi di generazione eolica su scala globale: in totale, i primi 20 proprietari detengono 108 GW di centrali nel mondo, ovvero quasi il 40% della potenza eolica installata ( 280 GW). Di questi, nove sono europei, otto sono cinesi e tre sono americani: in testa c’è la cinese Guodian Corporation, che nel 2012 ha superato la spagnola Iberdrola (13,7 GW contro 13,3 GW. Il divario è destinato a crescere ulteriormente, perché Guodian ha in cantiere ancora molti progetti, mentre Iberdrola sta dismettendo parte dei propri asset. Da segnalare, al nono posto, la presenza di Enel, che detiene l’1,6% dei parchi eolici installati nel mondo.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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