Filiera fotovoltaica
I prezzi del solare saranno più stabili
Nel 2013, anche per effetto dei provvedimenti antidumping, si dovrebbe verificare la fine della caduta del valore nella filiera del fotovoltaico
Fino al 2011 il fotovoltaico è stato un affare sostanzialmente europeo, anzi praticamente soltanto tedesco e italiano, con queste due nazioni che assorbivano oltre i due terzi dell’intero mercato.
Le cose hanno iniziato a cambiare profondamente lo scorso anno, per effetto del netto rallentamento dell’Italia (a sua volta determinato dai cambiamenti nei sistemi di incentivazione) e dell’esplosione di quello extraeuropeo, cresciuto del 128% tra 2011 e 2012 (grazie alla corsa di Cina, Usa, Giappone e India). Nel 2012 la nuova potenza installata a livello globale è stata di circa 33,6 GW, di cui 16,8 GW in Europa, permettendo così il superamento della barriera psicologica dei 100 GW.
Lo scorso anno è stato, probabilmente, anche l’anno finale della caduta dei prezzi nella filiera fotovoltaica: la riduzione dei prezzi dei moduli anche nel 2012 è stata nell’ordine almeno del 20-25%, per effetto dell’onda lunga dell’eccesso di capacità produttiva nel settore, che ha mietuto molte vittime illustri (primo fra tutti l’ex numero uno del pannello, Suntech).
Per quanto riguarda il 2013, le previsioni del Politecnico di Milano delineano nuove installazioni comprese tra i 33 e i 35 GW, per una crescita compresa tra il 3 e il 9% rispetto al 2012. Il comparto, però, dovrebbe essere colpito da una vera e propria rivoluzione geografica: la Cina diventerà il primo mercato, con circa 10 GW, mentre il secondo posto dovrebbe essere appannaggio degli Usa con 4 GW, frutto soprattutto di impianti di grande taglia.
Il mercato europeo non dovrebbe contare per più del 35%, con il Paese leader di questi anni, la Germania ormai retrocesso in terza posizione, con circa 3-4 GW. L’Italia, alle prese anche con la fine dell’incentivazione diretta del Conto energia, dovrebbe comunque chiudere con un installato di tutto rispetto, tra gli 1,5 e i 2,2 GW.
Per quanto riguarda i prezzi, la caduta del valore dovrebbe rallentare vistosamente, anche per effetto delle ristrutturazioni e dei tagli alla produzione messi in atto da molte aziende produttrici, attestandosi intorno al – 5% sul 2o12. Sul mercato europeo andrà poi valutato l’effetto dei provvedimenti antidumping che, secondo molti, potrebbe portare addirittura a un rialzo dei prezzi dei moduli fotovoltaici.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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