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Conto termico, in arrivo una semplificazione
Il ministero dello Sviluppo economico ha avviato una consultazione pubblica aperte sino alla fine del mese. Tra le ipotesi, l'addio ai registri
Il Conto termico è quella misura che incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e i piccoli interventi di efficienza energetica con uno stanziamento di 900 milioni di euro annui: 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche. All’epoca della sua nascita, nel 2012, era stato invocato da tutti come la soluzione ai problemi delle rinnovabili termiche, ma alla prova dei fatti, si è rivelato un sostanziale insuccesso, con poche domande presentate. A pesare è stato il successo dello strumento concorrente del 55%, ma anche una certa farraginosità del Conto termico in sé.
Ecco perché le recenti disposizioni normative contenute nel decreto legge 12 settembre 2014, n. 212 (“Sblocca Italia”) cercano di promuovere una maggiore semplificazione procedurale dello strumento, attraverso l’utilizzo di modulistica predeterminata, nonché una diversificazione e innovazione tecnologica che favorisca il massimo accesso alle risorse per imprese, famiglie e soggetti pubblici. Il Ministero dello sviluppo economico ha ora avviato una consultazione, aperta a tutti i soggetti interessati (contotermico@mise.gov.it), al termine della quale (28 febbraio 2015) dovrebbero essere adottate le necessarie misure di semplificazione.
Ma già oggi il quadro appare sostanzialmente definito: ad esempio si va verso una sostanziale eliminazione dei registri previsti per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa aventi potenza termica compresa tra i 500 e 1.000 kW. Nel 2014 sono infatti state ammesse appena 19 domande per questa tipologia. Inoltre si vuole arrivare a una semplificazione netta per quanto riguarda il 90% degli interventi, ossia la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa e l’installazione di collettori solari termici: l’obiettivo è arrivare a una procedura semi-automatica ai fini dell’erogazione dell’incentivo, con una conseguente riduzione degli oneri amministrativi per i beneficiari e una maggiore probabilità di esito positivo dell’istruttoria. L’operatore, acquistando uno dei prodotti indicati in delle liste predeterminate, avrebbe accesso a un iter di compilazione della scheda-domanda semplificato, non dovendo più inserire i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio, poiché già validato dal GSE, in termini di rispondenza ai requisiti. Inoltre, con il nuovo Conto Termico dovrebbe arrivare anche il via libera ai sistemi ibridi efficienti e per la produzione di energia termica da fonte rinnovabile (es.pompe di calore abbinate a caldaie a condensazione).
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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