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Biogas, la crescita proseguirà
La fiera di settore organizzata dal Cib mette in evidenza le prospettive positive del comparto, grazie anche al ruolo del biometano
Dal mondo del biogas agricolo arrivano segnali positivi: la prima edizione di Biogas Italy (12 e 13 febbraio), promosso dal CIB, ha infatti permesso di fare il punto sullo stato di salute del settore. Un comparto giovane, che negli ultimi 5 anni ha mobilitato investimenti per 4,5 miliardi di euro creando 12 mila nuovi addetti stabili e che oggi rappresenta una produzione di circa 2 miliardi di metri cubi (Nmc) di gas metano equivalente, un quinto della produzione nazionale di gas naturale. Le prospettive nel medio termine, secondo l’associazione di categoria, sono confortanti: da qui al 2020 il settore avrà raggiunto il 40% (3,2 miliardi di metri cubi) del potenziale italiano, creando 13 mila nuovi occupati, che andranno ad aggiungersi agli attuali 12 mila addetti, e 15 mila occupati temporanei.
Dunque dal biogas arriverà uno dei maggiori contributi, tra le rinnovabili, alla creazione di nuovi green jobs. In crescita anche la potenza installata, che passerà dagli attuali 900 Mwe a circa 1700 Mwe, compresa la quota equivalente legata alla produzione di biometano. Su questo punto, nonostante la mancanza della regolamentazione attuativa (prevista dal DM 5 dicembre 2013) , l’associazione di categoria non lancia ultimatum perentori, anche se è ovviamente richiesta la piena esecutività delle norme. Un ruolo, quello del biometano, che potrebbe essere particolarmente importante, tanto che al 2030 potrebbe coprire i consumi annui di circa 1 milione di autoveicoli.
«Il biogas – ha ricordato Piero Gattoni, presidente del CIB, Consorzio italiano biogas – ha consentito alle aziende italiane di tenere aperte le stalle, rafforzandone la posizione economica e contribuendo a mantenere invariate l’occupazione e la produzione alimentare tradizionale in un periodo di crisi generale». Il CIB ha ribadito il suo impegno sulla promozione della logica del “Biogas fatto bene”, ossia di una fonte energetica che, se correttamente in azienda agricola, non compete con le attività alimentari e foraggiere, ma sostiene anzi il rilancio delle aziende coniugando sostenibilità e competitività.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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