Fonti alternative
ANIE/GIFI unite per il fotovoltaico
Natalizia, Presidente ANIE/GIFI: il 5° Conto Energia minaccia gli sforzi degli italiani e rischia di affossare l’industria fotovoltaica nazionale
Photo: Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE
ANIE/GIFI ha inviato al Governo ed alle Regioni le proposte migliorative da apportare al 5° Conto Energia. Proposte condivise con la base associativa che mirano a dare continuità al mercato e garantire prospettive di sviluppo all’industria nazionale.
“Un 5° Conto Energia – dichiara Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE – con i contenuti così come riportati nella bozza del Ministero dello Sviluppo Economico, in un settore che è già stato fortemente colpito da numerose e penalizzanti modifiche negli ultimi 18 mesi, ha effetti fortemente destabilizzanti per l’intero comparto, in quanto contiene provvedimenti decisamente restrittivi per lo sviluppo del mercato e senza aperture a soluzioni innovatie già esistenti che contribuerebbero ad una migliore integrazione del fotovoltaico nel panorama energetico nazionale.”
Di seguito alcune delle proposte di ANIE/GIFI, che rappresenta oggi circa 200 aziende operanti nella filiera:
- Innalzamento del budget indicativo di incentivazione a 7 miliardi €/anno;
- Il 1° settembre 2012 quale data di entrata in vigore del 5° Conto Energia;
- Tutela degli investimenti avviati per i grandi impianti in corso di costruzione e/o già connessi ma non a registro e per gli impianti iscritti a registro che non hanno comunicato la fine lavori;
- L’individuazione di opportune forme di incentivazione a sostegno e sviluppo dell’industria nazionale.
“Approvare senza modifiche il 5° Conto Energia– conclude Natalizia – significherebbe vanificare gli oltre 5,6 miliardi €/anno già impegnati per i prossimi 20 anni mettendo in discussione la sopravvivenza delle aziende italiane. Auspico che il Governo e le Regioni apportino le modifiche essenziali proposte per permettere all’industria nazionale di continuare a creare benefici economici, ambientali e sociali per il Sistema Paese.”
fonte: ufficio stampa ANIE/GIFI
Commenti
Ci sono 2 commenti.
Rispondi
Condividi
Tag
L'autore
Redazione Web
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Come si vive in una casa in legno nel Salento? Il racconto di Nadia : Abbiamo chiesto ad una giovane mamma salentina come si vive in una casa in legno a Nardò (Le). La costruzione è stata af...
giovanna
scrive il 26 aprile 2012 alle ore 15:55
Perchè impedire gli impianti a terra nelle "zone svantaggiate" del sud Italia dove con 3 ha di terreno un giovane non può viere d'agricoltura ma potrebbe fittando il terreno per un impianto fotovoltaico?
Alessandro
scrive il 26 aprile 2012 alle ore 20:32
Ciao Giovanna Condivido a pieno la tua considerazione sul perchè impedire gli impianti PV nelle zone svantaggiate , in modo particolare nel sud dove risiedo. Non immagini quanti progetti a terra specie di agricoltori in affanno ,sulla soglia della povertà ,avevo pronti e disponibili qui in Sardegna. Mi occupo infatti di risparmio energetico ed energie rinnovabili , ho dato una ultima speranza prima del baratro ! purtroppo si è conclusa con un nulla di fatto. Fra un po se non migliora qualcosa in questo "Bel Paese" saremo costretti noi ad emigrare in Cina !