FINANZIAMENTI
600 milioni di finanziamenti per il green
Al via la corsa per gli interventi nel settore del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. Ecco cosa è finanziabile
Photo: Images_of_Money
Cittadini, imprese ed enti pubblici di qualsiasi area geografica del territorio nazionale, dal 16 marzo 2012 possono presentare domanda per attingere ai finanziamenti previsti. Dalle climatizzazioni degli edifici, alle sostituzioni dei motori elettrici, passando per gli impianti di cogenerazione, sono numerose le misure di sostegno previste.
I finanziamenti
“Presentato presso la Cassa Depositi e Prestiti il Fondo Kyoto, un piano innovativo realizzato allo scopo di promuovere investimenti pubblici e privati per l’efficienza energetica nel settore edilizio e in quello industriale”, si legge sul sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente. Nello specifico sono 600 i milioni di euro che saranno distribuiti con la modalità del fondo rotativo, attraverso finanziamenti al tasso dello 0.50% annuo.
A livello regionale sono previste misure a sostegno di installazioni di impianti a micro-trigenerazione diffusa (elettricità, calore, raffrescamento) e installazione di impianti da fonti rinnovabili (eolico, idro-elettrico, fotovoltaico, termico a biomassa) e risparmio energetico. A livello nazionale si concedono finanziamenti per la sostituzione di motori elettrici, per ricerca e sviluppo in tecnologie innovative e per la gestione forestale sostenibile.
Sono destinatari del fondo tutte le imprese, le persone fisiche, le persone giuridiche private (associazioni e fondazioni) i soggetti pubblici e i condominii.
Finanziamento a sportello
La modulistica è già a disposizione. Le domande si compilano online a partire dal 16 marzo (il termine di presentazione è il 14 luglio 2012) registrandosi al sito della Cassa depositi e prestiti (dal 2 marzo). Gli interessati devono poi recarsi presso le filiali delle banche aderenti alla convenzione Abi-cpd per i restanti documenti e la stipula del contratto di finanziamento. Abruzzo, Piemonte, Emilia Romagna, Basilicata e Lombardia cureranno direttamente la fase istruttoria avvalendosi di enti di sviluppo o società finanziarie regionali.
E’ concesso un finanziamento fino a un massimo del 70% delle spese ammissibili (si arriva al 90% nel caso degli enti pubblici). Per i progetti di ricerca precompetitiva il finanziamento per gli istituti di ricerca privati e pubblici, gli atenei universitari e i loro consorzi si ferma al 50% delle spese ammissibili. Per le aziende, le agevolazioni sono cumulabili con quelle (contributive e finanziarie) previste da altre normative comunitarie, nazionali o regionali che rientrino nell’aiuto massimo consentito dalla vigente normativa europea.
I finanziamenti concessi sono dei prestiti che hanno una durata non inferiore ai 3 anni e non superiore a sei, con rate semestrali costanti e posticipate.
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L'autore
Anna Simone
Anna Simone è una Sociologa Ambientale e si occupa di tematiche ambientali dal punto di vista sociale e culturale, contestualizzando quello che succede al posto in cui è successo per comprenderlo, analizzarlo e spiegarlo. È autrice del blog Ecospiragli.
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