La Puglia e la Cina non sono mai state così vicine

Dal 7 all’11 novembre scorso l’azienda barese Geatecno, azienda leader nel Sud Italia nella consulenza, progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti solari fotovoltaici, termici, eolici e a biomassa, ha preso parte, insieme alla Regione Puglia, al progetto RENEWAL (Regional New Energy & EnviromentAL Links) nelle due province dello Zhejiang e del Guangdong (Cina).

Geatecno è stata tra le società promotrici dell’accordo sottoscritto tra il Presidente della Regione Puglia e il presidente della provincia del Guangdong (Cina) per la realizzazione di un progetto pilota su quartiere di Canton (di circa 500.000 abitanti), nello specifico su una area urbana eco-sostenibile ad impatto “zero” integrato nei settori ambiente/energia/edilizia. Un grande risultato ottenuto dal Presidente Vendola e dalle aziende e dai distretti pugliesi che hanno partecipato alla missione. Geatecno è grata al Presidente Vendola per la lungimiranza e la concretezza dimostrata nell’aver visto nel mercato cinese reali opportunità per le aziende pugliesi. Quello cinese è attualmente la “fabbrica del mondo” per antonomasia, ma è allo stesso tempo il primo mercato a cui vendere le eccellenze e le competenze made in Puglia.

“Sul versante della cultura del lavoro e dell’approccio al mondo del lavoro – dichiara Giuseppe Bratta, direttore commerciale Geatecno, fondatore del Distretto pugliese delle Energie Rinnovabili e Presidente della Sezione Energia – la Cina è molto più vicina a noi di quanto si possa pensare. Tra le sensazioni che mi hanno accompagnato al rientro da questa avventura c’è sicuramente questa: il popolo cinese è, proprio come noi pugliesi, dedito al lavoro. Non mi riferisco solo al lavoro meramente manifatturiero, parlo anche di competenze, di know-how. L’auspicio e soprattutto l’obiettivo che Geatecno perseguirà nei prossimi mesi è quello di continuare a coltivare con la Cina relazioni di tipo istituzionale, culturale e aziendale. Quello cinese è un paese in enorme crescita (con un PIL annuo del 10% circa). Siamo certi che il mercato cinese possa offrire tante opportunità per tutte quelle aziende in grado di relazionarsi e dialogare con la “fabbrica del mondo”. Per questo riteniamo che la nostra avventura in Cina sia solo all’inizio”