urbanistica
Semplificazione e sostenibilità, il Testo unico dell’Umbria
La Regione vara il Testo unico del Governo del territorio che punta su semplificazione, contenimento del consumo di suolo e rigenerazione urbana
Photo: wikipedia
È all’insegna dello snellimento e conseguente semplificazione burocratica e della sostenibilità il “Testo unico del Governo del territorio e materie correlate“, approvato dall’Assemblea legislativa della Regione Umbria e presentato questa settimana.
Mediante questo provvedimento vengono abrogate 17 leggi regionali esistenti e si passa da oltre 600 articoli a 273, «a tutto vantaggio della semplificazione», ha affermato la presidente regionale Catiuscia Marini. Una boccata d’ossigeno per tutti gli operatori del settore, quello dell’edilizia, che sconta – come in tutta Italia – una crisi che pare senza uscita.
Ma la stessa presidente regionale ha puntualizzato che alla semplificazione non conseguirà uno scarso controllo, tutt’altro: saranno garantite «allo stesso tempo maggiore trasparenza e certezze di responsabilità nei processi amministrativi che di solito regolano l’urbanistica e l’edilizia».
Sostenibilità dicevamo: l’intento di questo provvedimento passa anche attraverso una maggiore tutela del territorio, il cui assetto ottimale del territorio si deve raggiungere «attraverso il contenimento del consumo di suolo; il riuso del patrimonio edilizio esistente e di rigenerazione urbana e la valorizzazione del paesaggio, dei centri storici e dei beni culturali», ha spiegato ancora Marini.
L’esempio virtuoso della Regione Toscana è chiaro e lo ha ricordato la stessa governatrice dell’Umbria, affermando anche come il Testo unico persegue anche un ulteriore obiettivo: quello di distinguere chiaramente ruoli e competenze tra i vari Enti: «la Regione si occuperà del Programma Strategico Territoriale con funzioni programmatiche e senza alcun intendimento prescrittivo e del Piano Paesaggistico Regionale, quale strumento unico di tutela, valorizzazione e corretto inserimento paesaggistico sul territorio delle opere dell’uomo; le Province si occuperanno del Piano territoriale di coordinamento con funzioni di coordinamento della pianificazione locale e i Comuni del Piano Regolatore Generale, quale strumento che prenderà atto delle invarianze stabilite dai piani sovraordinati e dei piani di settore, con ampi poteri di disegnare, realizzare e riqualificare la città esistente e quella futura».
L’assessore regionale all’urbanistica Fabio Paparelli ha invece sottolineato ulteriori vantaggi attesi dal nuovo Testo che «disciplina, in modo razionale e urbanisticamente meno impattante alcune delle innovazioni introdotte dal cosiddetto “Sblocca Italia” quali i mutamenti di destinazione d’uso, le agevolazioni sugli oneri concessori per la riqualificazione urbana, il regolamento edilizio regionale».
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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