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Lo sviluppo sostenibile ha una nuova casa in Canada

Nel cuore di Montreal, l’edificio che mira diventare un punto di riferimento imprescindibile per la cultura green

Scritto da il 08 novembre 2011 alle 9:06 | 0 commenti

Lo sviluppo sostenibile ha una nuova casa in Canada

Photo: Paul Labelle


Tra gli stati del mondo impegnati a promuovere la cultura dell’ecosostenibilità, il Canada, in particolare il Quebec, si sta dimostrando uno dei più attivi e in grado di intraprendere progetti di ampio respiro: l’attenzione all’ambiente in tutte le sue declinazioni ha infatti una nuova prestigiosa sede nella Casa per lo Sviluppo Sostenibile inaugurata il 25 ottobre scorso nel cuore di Montreal. Promosso da Equiterre insieme ad otto organizzazioni socio-ambientali, umanitarie e di consumatori, il complesso, aperto al pubblico, si configura come un nevralgico centro di ricerca, divulgazione e attività didattica con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sui temi dell’ambiente orientando i consumatori verso stili di vita ecosostenibili.

Un investimento da 27 milioni di dollari

La sede del centro, costata 27 milioni di dollari e nella quale operano 200 addetti, è una costruzione che, per le  caratteristiche green, risulta essere l’edificio energeticamente più efficiente del Quebec, in procinto di ricevere la certificazione Leed Platinum (più alto grado dell’attestazione riservato alle nuove edificazioni). I soci fondatori, che qui hanno la loro sede canadese, sono il Consiglio Regionale per l’Ambiente di Montréal, la divisione canadese di Amnesty International, il Centro per l’infanzia Le Petit Réseau, le associazioni Environnement Jeunesse, Équiterre, Option consommateurs, Vivre en Ville e la Rete Nazionale dei Consigli Regionali per l’Ambiente del Québec.

Attività divulgative a largo raggio

«La Casa per lo Sviluppo Sostenibile è un progetto ambizioso che deve la sua esistenza ad una vasta comunità di leader della sostenibilità motivatissimi a lavorare insieme», afferma Sidney Ribaux, presidente del centro e direttore esecutivo di Équiterre. «La programmazione di eventi e iniziative, già avviati nel mese di ottobre, prevede attività e workshop rivolti al pubblico e agli addetti ai lavori che, non trascurando aspetti ludici o legati ai consumi, rispecchiano le aree in cui le organizzazioni aderenti sono attive, come il trasporto sostenibile, i mutamenti climatici, il microcredito, la pianificazione urbana i prodotti bio e il commercio equo. Il progetto ha anche beneficiato di un notevole sostegno da parte di enti e organizzazioni tra i quali il Ministero degli Affari Municipali, delle Regioni e dell’Occupazione del territorio, Gaz Métro, il Mouvement des Caisses Desjardins, la Federazione dei Comuni Canadesi, la JW McConnell Family Foundation, il Comune di Ville-Marie, il Fonds de Solidarité FTQ, Transcontinental Inc., la Fondazione per l’Arte, la Scienza e la Tecnologia Daniel Langlois e molti altri donatori, a dimostrazione del fatto che il nostro è un territorio dal cuore davvero verde».

Sostenibilità ed equità sociale nell’architettura, nei consumi energetici e nell’allestimento

«Dal punto di vista costruttivo, l’edificio, di cinque piani, è una perfetta sintesi tra istanze architettoniche e ambientali, in grado di offrire agli utenti un livello molto elevato di benessere nel rispetto dell’ambiente», spiega l’architetto Shooner Anik, dello studio Menkes Shooner Dagenais Letourneux Architectes autore del progetto. Una particolare attenzione è stata riservata alla scelta dei materiali, alla gestione ambientale di energia, acqua e rifiuti e all’aspetto sociale dei prodotti utilizzati. L’edificio è dotato di un sistema di geotermia urbana, di un involucro termico altamente performante con finestrature a tripli vetri e di un tetto verde di circa 800 metri quadri. I progettisti hanno voluto andare oltre i requisiti Leed aggiungendo, ad esempio, un muro verde di circa 38 metri quadri e avvalendosi della collaborazione con una società di inserimento sociale rivolta a giovani svantaggiati, Boulot vers, per la realizzazione di alcuni arredi e utilizzando legno recuperato dal fondo del fiume per rivestire le ringhiere delle scale della passerella. «Siamo estremamente grati al team di progettisti e collaboratori concreti ma anche visionari che hanno lavorato a questo progetto e ci auguriamo che la Casa per lo Sviluppo Sostenibile possa stimolare altre iniziative a impatto ambientale ridotto come la nostra», conclude con orgoglio Sidney Ribaux.

 

Scheda tecnica

Luogo: centro di Montreal, Canada

Superficie totale edificio: 6360 metri quadri

Numero piani: 5

Promotore del progetto: Equiterre

Presidente: Sidney Ribaux

Direttore esecutivo: Robert Perreault

Progetto architettonico: Menkes Shooner Dagenais Letourneux Architectes

Consulente Leed: Lyse M. Tremblay Eco-Architecture inc.

Sistema di valutazione edifici sostenibili: Canada Leed-NC 1.0 con Addenda, Canada Green Building Council

Livello prefissato di certificazione: Leed Platinum

Info: www.maisondeveloppementdurable.org


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L'autore

Luisa Pianzola

Luisa Pianzola è giornalista freelance e consulente editoriale. Laureata in storia dell’arte contemporanea e diplomata in visual design, ha pubblicato alcuni libri di architettura e collabora da vari anni con studi di comunicazione e periodici specializzati nel settore dell’architettura, del product design e degli interni occupandosi di progettazione, materiali e wellness con una particolare attenzione alla ecosostenibilità.


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