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La Puglia scommette sull’edilizia sostenibile
Le normative europee spingono per la costruzione di città ed edifici rispettosi dell’ambiente. E la Puglia è già un passo avanti
Le modalità di progettazione e costruzione di palazzi e città hanno un ruolo fondamentale nel lungo percorso verso la sostenibilità. In particolare, un edificio può essere ritenuto sostenibile quando è conforme al principio del rispetto dell’ambiente in cui è inserito, garantisce un ridotto consumo di risorse rinnovabili e limitati carichi ambientali, assicurando comunque il maggior livello di confort possibile per le persone che lo utilizzano.
Un obiettivo che, soprattutto per effetto delle normative europee che spingono per costruzioni di questo tipo, è stato raccolto anche dal sistema edilizio nazionale, come testimonia il fatto che, ormai, è difficile trovare stabili di nuova costruzione di classe energetica inferiore alla B.
Questo trend è destinato a espandersi ulteriormente nei prossimi anni: secondo le stime di una recente ricerca condotta dall’Enea, infatti, il settore dell’edilizia sostenibile potrebbe toccare i 50 miliardi di euro nel 2019 in Italia, contro i tre miliardi del 2010. Soltanto per quanto riguarda la Puglia, questo mercato potrebbe aggirarsi nel 2019 sugli otto miliardi di euro, ripartiti equamente tra edilizia residenziale e non residenziale.
In questo scenario anche la domanda di materiali da dedicare agli edifici eco-compatibili balzerebbe nella Regione dai 72 milioni di euro del 2001 a 1,2 miliardi di euro del 2019. Già negli ultimi anni la Puglia ha compiuto notevoli passi in avanti in favore dell’edilizia sostenibile grazie anche a una serie di punti di forza, in particolare un contesto normativo favorevole, l’esistenza di validi strumenti di agevolazione e la presenza di un sistema di ricerca e accademico di eccellenza.
Per rafforzare questo modello, nel 2010 il mondo dei costruttori edili ha promosso la costruzione del Distretto dell’edilizia sostenibile (Des), che può contare su 181 imprese aderenti, più associazioni, sindacati, università e centri di ricerca. Il Des si propone di promuovere e sperimentare realizzazioni che privilegino l’utilizzo di materiali idonei dal punto di vista ambientale e sistemi in grado di migliorare gli standard qualitativi attuali, contribuendo al miglioramento del comfort abitativo e alla riduzione dei consumi di risorse naturali. Obiettivo strategico è far sì che entro il 2020 almeno l’80% delle imprese del settore delle costruzioni siano in grado di operare con le tecnologie e i materiali ecosostenibili.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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