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Isolamento termico in edilizia | Tekneco

Efficienza energetica

Isolamento termico in edilizia

Una panoramica sulle tecniche e i prodotti che nell’ambito della progettazione dell’involucro edilizio favoriscono un isolamento termico ottimale

Scritto da il 05 giugno 2012 alle 10:27 | 0 commenti

Isolamento termico in edilizia

Photo: Posa in opera del sistema Plastbau in un edificio a Brescia


In edilizia la scelta di materiali sempre più performanti permette di raggiungere risultati di isolamento termico ed acustico sempre più convincenti ed efficaci, perciò l’opportuna scelta di componenti altamente prestazionali contribuisce in maniera decisiva alle performance dell’involucro edilizio. Nelle righe che seguono elenchiamo i materiali con le migliori prestazioni tra quelli apparsi sul mercato negli ultimi mesi, con la consapevolezza che l’analisi non può che essere parziale, a fronte della continua evoluzione dell’offerta.

Tra le ultime novità presentate al Klimahouse 2012 troviamo il Ventirock Duo, pannello rigido in lana di roccia a doppia densità per sistemi a facciata ventilata ideato dalla Rockwool; questo pannello oltre alle consuete caratteristiche di isolamento termico, λD = 0,035 W/mK, ed acustico dei pannelli in lana di roccia, presenta la particolarità di avere una crosta superficiale di densità maggiore, in modo da resistere alle intemperie che, in collaborazione con la parte inferiore più flessibile, ρ= 40 Kg/m³, asseconda la posa in opera: su queste due peculiarità si basa la forza di questo nuovo prodotto già utilizzato in alcune applicazioni di facciata in Spagna.

Sempre dalla Rockwool citiamo il nuovo materiale isolante Aerowool, in esposizione anch’esso al Klimahouse 2012 , un composto di lana di roccia e aerogel che permette di ottenere dei risultati ottimali dal punto di vista dell’isolamento termico con un λD = 0,019 W/mK che trova difficilmente eguali tra gli isolanti attualmente in produzione.
Le caratteristiche dell’Aerowool vengono sfruttate per la realizzazione del pannello Aerorock ID-VP, il quale è composto da un pannello rigido di Aerowool e da una lastra di gessofibra da 10 mm con l’interposizione di una barriera al vapore. Questo prodotto è stato pensato per l’isolamento dall’interno di pareti perimetrali poiché permette di ottenere risultati ottimi pur lavorando con spessori risibili.

Aziende come la Poliespanso invece, hanno deciso di affiancare alla loro produzione di lastre in EPS per tutti i tipi di coibentazione, un nuovo sistema in grado di abbattere il rischio di ponti termici dovuti all’applicazione di isolanti su strutture realizzate in tempi diversi.

Il sistema Plastbau

Esso consiste in pannelli cassero in polistirene per il getto di setti portanti in CLS e pannelli-cassero autoportanti, a geometria variabile e a coibentazione termica incorporata, per la formazione dei solai da armare e gettare in opera. Con questa tecnologia si permette di programmare in linea di produzione gli spessori degli elementi per predeterminare il coefficiente di isolamento termico e gli spessori strutturali richiesti dal calcolo statico, per ogni singolo elemento. In questo modo oltre a semplificare ed unificare le fasi di cantiere si permette di annullare la presenza di ponti termici.
Le rese in termini di trasmittanza sono notevoli, basti pensare che il Muro Plastbau 3 ha trasmittanza termica da U=0,29 a U=0,11 W/m²k a seconda degli spessori dei casseri isolanti e della struttura grezza, mentre il Solaio Plastbau Metal ha trasmittanza termica da U 0,59 a U 0,16 W/m²k.

Blocchi in laterizio

Se per ottenere buoni risultati di isolamento si vogliono utilizzare tecniche più tradizionali e quindi blocchi in laterizio la Wienerberger offre sempre soluzioni tecnologiche di alto livello. Prodotti quali il Porotherm Plan A+ o il Porotherm Plus rappresentano punte di eccellenza in questo settore grazie all’unione delle proprietà dei tradizionali blocchi Porotherm con materiali isolanti quali la perlite e la lana di roccia.
Il Porotherm Plan A+ infatti, realizzato inserendo all’interno dei fori la lana di roccia permette, per il blocco da 42,5 cm, di arrivare a dei valori veramente eccezionali di trasmittanza termica, U= 0,18 W/m²K, seppur ottenuti con l’utilizzo di malta speciale prodotta dalla stessa azienda per i ricorsi orizzontali; sempre prendendo in considerazione il blocco da 42,5 cm, citiamo il Porotherm Plus, realizzato inserendo all’interno della foratura la perlite, la quale riesce a far scendere il valore della trasmittanza termica ad un U= 0,16 W/m²K, ancor più performante del precedente citato. In entrambi i casi la particolare forma dei blocchi permette un incastro tra di essi che evita il giunto di malta verticale, diminuendo ancor più le dispersioni che solitamente si possono avere in questo tipo di realizzazioni.

Monoblocchi ecosostenibili

Una delle novità presenti a Klimahouse 2012 è la nuova linea di monoblocchi eco-sostenibili per la chiusura del foro finestra esposta dall’ Alpac. In particolare si tratta del nuovo Presystem iGreen, realizzato con materiale isolante interamente riciclato e del Presystem Naturæ, innovativo monoblocco in fibra di legno naturale certificato Natureplus. Il Presystem iGreen è un monoblocco termoisolante costruito con materiale isolante interamente riciclato.
L’alluminio viene ricavato dalla ri-estrusione degli scarti di normali profili, l’eps è ricavato da residui di prima lavorazione, lastre recuperate o sfridi di cantiere, successivamente rilavorati e rinsaldati insieme; l’eps riciclato è il primo con marcatura CE ed è quindi conforme alla normativa di riferimento UNI EN 13163. La sua conduttività termica, λD = 0,032 W/mK, risulta addirittura inferiore a quella di alcuni materiali non riciclati.
Il Presystem Naturæ invece è il primo monoblocco termoisolante per la chiusura del foro finestra costruito con materiali naturali. È composto da fibra di cemento e fibra di legno certificata Natureplus, il marchio europeo di qualità dei materiali sostenibili per il costruire e l’abitare sani. La fibra di legno garantisce isolamento termoacustico e comfort climatico offrendo diversi vantaggi dati sia da una conduttività termica pari a λD = 0,04 W/mK, sia dalla matrice fibrosa del materiale stesso il quale smorza naturalmente l’onda sonora; contribuisce all’effetto fono isolante la presenza di strati di diversa densità all’interno della sezione, mentre la sua traspirabilità mette al riparo da pericolosi fenomeni di condensa.

Finestre in alluminio per case passive

Un buon isolamento passa anche attraverso la scelta degli infissi giusti: in questo campo la Schuco può vantare una serie di prodotti di primissimo piano tra i quali vi è la finestra AWS 90.SI⁺. Essa rappresenta in questo momento “il nuovo standard di isolamento termico per finestre in alluminio” per case passive, in quanto i tecnici della Schuco sono riusciti ad ottenere comportamenti dell’infisso metallico assimilabili a quelli di un serramento in legno o PVC . La finestra AWS 90.SI⁺ infatti con una sezione minima di 90mm, riesce ad ottenere una trasmittanza U = 0,8 grazie ad un doppio vetrocamera che raggiunge un Ug = 0,6 W/m²K ed un isolamento termico dell’infisso in alluminio che raggiunge Uf = 1 W/m²K. Quest’ultimo risultato è ottenuto grazie al collegamento dei semiprofili esterno ed interno in alluminio con listelli di materiale plastico da 5 cm circa, riempiti con schiuma in polietilene a celle chiuse, che riduce in questo modo i moti di convezione dell’aria aumentando di conseguenza l’ isolamento termico.
In ultima analisi quindi, questo serramento grazie alle sue caratteristiche termiche ed estetiche permette di far convivere allo stesso tempo esigenze di sostenibilità ed architettoniche rappresentando al momento, un prodotto di punta all’interno del panorama degli infissi in alluminio.


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