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Internet of Things, la rivoluzione comincia ora | Tekneco

Internet of Things, la rivoluzione comincia ora

Davide Colombo, di BTicino, illustra i vantaggi per le costruzioni già esistenti in termini di efficienza energetica e sostenibilità rappresentati dalle soluzioni connesse

Scritto da il 05 ottobre 2015 alle 10:11 | 0 commenti

Internet of Things, la rivoluzione comincia ora

Photo: BTicino


«I sistemi Internet of Things offrono molteplici vantaggi: semplicità di gestione; democratizzazione, in quanto possono averli tutti; personalizzazione nell’utilizzo, per soddisfare le specifiche esigenze di ciascuno; manutenzione, perché permettono il controllo a distanza e il rilevamento di possibili guasti negli impianti, con la possibilità di intervenire in modo rapido e preciso». Davide Colombo, responsabile marketing Domotica e Terziario di BTicino, illustra i vantaggi delle soluzioni Internet of Things, come quelle ELIOT. Segnalando, inoltre, che «gli oggetti connessi forniscono un valore aggiunto all’utilizzatore proponendo servizi complementari, automatizzando i processi, riducendo i tempi di risposta, rilevando uno stato e modulando eventuali decisioni – aggiunge – I prodotti connessi semplificano la vita ad esempio tramite la manutenzione preventiva, i comandi a distanza e i sistemi di protezione per gli edifici. Gli oggetti connessi s’imporranno soltanto se garantiranno un vantaggio duraturo, profondo e affidabile all’utilizzatore».
Lo incontriamo in occasione della conferenza stampa di presentazione delle strategie BTicino sull’Internet of Things per la casa connessa e lo smart building. A lui chiediamo quali saranno i vantaggi che apporteranno in termini non solo di risparmio energetico, ma anche di sostenibilità ambientale ed economica, anche riguardo gli interventi di ristrutturazione edile.

In termini di risparmio e di efficienza energetica, quanto soluzioni quali ELIOT incidono positivamente in termini di riduzione dei consumi, potendo contare sulla consapevolezza degli utenti?

Diversi studi svolti hanno evidenziato che i consumi si riducono già del 10-15% se il consumatore è consapevole; inoltre se si va a vedere la parte di risparmio ottenibile mediante il Cronotermostato Connesso con la possibilità di regolazione accurata dei consumi, in questo caso il risparmio conseguibile arriva anche al 20%. E le due quote vanno a sommarsi.

Lei ha segnalato che tra 10-20 anni la rivoluzione iniziata oggi dei sistemi Internet of Things sarà ultimata, ma che comincia oggi…

Certo, dobbiamo calcolare che ci sono 30 milioni di case in cui entrare, non possiamo pensare a un processo avvenga in poco tempo. D’altronde il mondo della casa è un po’ più lento rispetto ad altri, ma si può davvero pensare che nel prossimo futuro le case saranno dotate di sistemi interconnessi e interoperabili.

A fine novembre si avvierà la conferenza sul clima (Cop 21) a Parigi. Soluzioni come quelle BTicino possono essere utili nel rendere più sostenibile l’ambiente non solo quello domestico, ma quello globale?

Credo possano aiutare molto: oggi abbiamo presentato la parte residenziale, ma va considerato l’impiego anche nel terziario. Insieme questi due comparti, debitamente attrezzati di sistemi quali quelli ELIOT, sono in grado di dare una mano enorme se pensiamo, ad esempio, che il 40% dei consumi nel terziario sono addebitabili all’illuminazione. Con una gestione smart, tali consumi potrebbero essere ridotti significativamente; se pensiamo alla possibilità di vedere i due ambienti interconnessi, certamente ci saranno vantaggi.

Quando si parla di domotica, si tende a ragionare sul nuovo in termini di costruzioni mentre invece oggi, stante la crisi dell’edilizia, è il comparto delle ristrutturazioni quello davvero in salute. Questo insieme di soluzioni tecnologiche come possono entrare in gioco in un discorso di ristrutturazione?

Se la domotica presuppone il cablaggio e quindi interventi su costruzioni nuove, l’offerta di sistemi come ELIOT va a ragionare sull’esistente, oltre che sul nuovo. Per questo, quando parlavo di 30 milioni di abitazioni intendevo proprio quelle già esistenti.


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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