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Imprese in classe A | Tekneco

Ecosostenibilità

Imprese in classe A

Anche i centri logistici delle imprese possono essere ecosostenibili, se realizzati secondo i dettami dell'efficienza energetica. Come nel caso di Lamborghini

Scritto da il 20 settembre 2013 alle 8:31 | 0 commenti

Imprese in classe A

Anche i centri logistici delle imprese possono essere ecosostenibili. La dimostrazione di ciò sta nella nuova struttura da 10mila metri quadri in classe energetica A che la Lamborghini ha aperto di recente a Bologna e che aumenta l’ecosostenibilità dello stabilimento di Sant’Agata.

«Abbiamo incrementato la superficie produttiva della Lamborghini dai 10.000 metri quadrati degli esordi agli attuali 80.000 metri quadrati, circa 15.000 solo nell’ultimo biennio. Il nuovo centro logistico ci aiuta ad accelerare i tempi di assemblaggio – afferma il presidente di Lamborghini, Stephan Winkelmann – prima i pezzi portati sulle linee arrivavano da fuori».

Il nuovo edificio è in classe energetica A e con i suoi impianti a fonti rinnovabili raggiunge i criteri fissati dal protocollo nZEB (net Zero Emission Building). «Entro il 2015 vogliamo raggiungere a Sant’Agata la neutralità dal punto di vista delle emissioni di CO2», prosegue Winkelmann.

Lamborghini non è nuova a esperienze in materia di sostenibilità, visto che è la prima azienda del settore automobilistico ad avere ottenuto in Italia la certificazione ISO 14064 (standard di monitoraggio e rendicontazione di inventari di emissioni riconosciuto a livello internazionale). Cosa che ha consentito la definizione di una metodologia per l’analisi delle emissioni di CO2 dovute alla realizzazione delle autovetture. Oltre a ciò nel 2010 Lamborghini ha realizzato un impianto fotovoltaico da 15mila metri quadri e ha investito sulla produzione, realizzando lo stabilimento per la produzione della monoscocca in carbonio del modello Aventador e un centro di sviluppo dei prototipi e vetture pre-serie.

«Quello che stiamo facendo in Lamborghini  - conclude Winkelmann – è figlio di un chiaro quadro di investimenti. Negli ultimi cinque anni abbiamo investito in ricerca e sviluppo il 20% del nostro fatturato, quattro volte in piú rispetto alla media del settore. E le infrastrutture aziendali sono la ‘conditio sin qua non’ per crescere».


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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