Illuminazione
Il Led che va troppo veloce
Incalzate dai Led le lampade alogene dovrebbero andare in pensione nel 2016, ma potrebbe esserci una proroga
Il caso è da manuale. Dare priorità all’ambiente o al lavoro. Non parliamo di Ilva, ma del prossimo pensionamento in fatto di lampadine, che toccherà alle alogene e che l’Unione Europea dovrebbe mettere in soffitta, dopo quella a filamento, dal prossimo 2016. Un termine che forse slitterà al 2018. Alla base della proposta di slittamento ci sono una serie di stime, realizzate da VHK/VITO, nel 2013, per la Commissione Ue, che vedrebbero la perdita di circa 10mila posti di lavoro, specialmente in Germania, i quali potrebbero essere preservati se il bando delle lampade alogene dovesse slittare di due anni. I grandi imputati di questo cambiamento tecnologico sono i Led che stanno accelerando più del previsto il loro sviluppo tecnologico, sia sotto al profilo della diminuzione dei costi, sia dal punto di vista delle performance energetiche. Oggi i costi delle lampadine a Led, si legge in uno studio di Clasp, un’organizzazione no profit attiva nel settore dell’efficienza energetica, realizzato per l’Agenzia svedese per l’energia, il governo del Belgio e il Consiglio europeo, oscillano tra 6,16 e i 28,42 euro, mentre le lampadine alogene di uguali prestazioni luminose costano circa due euro, ma quest’ultime consumano anche dieci volte di più.
«La proposta di estendere il periodo di vendita delle lampadine alogene in Europa dal 2016 al 2018 – affermano gli estensori del rapporto – ritarderà l’introduzione dell’illuminazione efficiente in Europa», ma non si tratta solo di questioni legate all’innovazione di prodotto.
Lo studio di Clasp, infatti, ha calcolato anche quanto costerà lo slittamento del bando delle lampade alogene a favore dei Led: 8,6 miliardi di euro di maggiore consumi ed emissioni climalteranti. La votazione da parte della Commissione Europa per il posticipo del bando avverrà all’inizio del 2015 e sarà interessante verificare il voto della Germania. La Cancelliera Angela Merkel, infatti, sulle questioni ambientali che incidono sull’occupazione, in settori giudicati strategici, ha fatto regolarmente opposizione – come nel caso delle emissioni di CO2 delle auto di grande cilindrata – nonostante la “locomotiva d’Europa” abbia obiettivi ambizioni in materia di fonti rinnovabili e persino d’efficienza energetica.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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