Il futuro del costruire passa da Lecce

Articolo a firma di Gianni Parti pubblicato sul Teckneco #10

ClimAbita è il nuovo standard di certificazione degli edifici che si concentra sul risparmio energetico, sull’efficienza e sulla sostenibilità a cominciare dall’edilizia residenziale. In questo numero di Tekneco ne parliamo più specificatamente con Norbert Lantschner, Presidente della Fondazione ClimAbita, che già dieci anni fa aveva lanciato CasaClima.

«Ci sono momenti nella vita nei quali bisogna scegliere se aspettare oppure agire – è l’opinione di Lantschner – : proprio oggi che lo sviluppo e l’economia sembrano avvolti in un limbo d’incertezza è il momento di agire, di scrivere un nuovo futuro nel modo con cui progettiamo, costruiamo e viviamo il nostro ambiente. E per questo non basta più il sapere. Bisogna volere, e soprattutto fare».

Con questo spirito ClimAbita arriva in Puglia, più precisamente il 18 gennaio a Lecce al Grand Hotel Tiziano e dei Congressi con l’incontro Il futuro del costruire ed abitare sostenibile. Oltre allo stesso Norbert Lantschner parteciperanno nomi importanti del settore e delle istituzioni locali, come Gianfranco Marino, già presidente e cofondatore di CasaClima Network Puglia, Massimo Crusi, presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Lecce, Lorenzo De Fabrizio, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Lecce, Eugenio Rizzo, presidente del Collegio dei geometri e geometri laureati di Lecce. Salvatore Matarrese, presidente ANCE Puglia e presidente del Distretto edilizia sostenibile Puglia, Nicola Delle Donne, presidente ANCE Lecce, e Giuseppe Bratta, presidente del Distretto La nuova energia Puglia.

A rappresentare l’interesse che le istituzioni nazionali nutrono verso questa radicale trasformazione del settore, necessaria per creare finalmente un’economia verde, c’è anche il Ministero dell’ambiente rappresentato da Antonio Lumicisi. A fare gli onori di casa, e a significare che la città è assai sensibile ad una nuova idea di pianificazione urbanistica, lo stesso sindaco di Lecce Paolo Perrone. E, ovviamente, la presenza di Tekneco che ha organizzato l’evento, con l’editore Pierluigi Fanghella e il direttore editoriale Marco Gisotti. Da non dimenticare la presenza di alcune aziende di settore, come Hoval Italia, rappresentata dall’amministratore delegato David Herzog, e Rubner Haus con il responsabile product manager Roberto Mancin. Per Giuseppe Bratta, presidente del Distretto La nuova energia Puglia ClimAbita a Lecce «rappresenta un appuntamento importante per la Puglia, che è la prima Regione italiana per quanto riguarda la produzione da fonti rinnovabili ma che, invece, non è sicuramente in testa nell’efficienza energetica, che rappresenta senz’altro una strada da perseguire e da percorrere ». «Le parole d’ordine lanciate dal Consiglio Nazionale degli Architetti e da ogni singolo Ordine Provinciale – spiega a sua volta Massimo Crusi, presidente dell’Ordine degli architetti di Lecce – sono quelle della rigenerazione urbana, della sostenibilità. Dobbiamo abituarci a ragionare in termini di territorio e non di singoli edifici, unendo i vantaggi di tipo urbanistico con quelli fi scali. Sposare la logica e la cultura della Rigenerazione Urbana Sostenibile (RIUSO) significa, di fatto, sviluppare una visione integrata e organica, capace di guardare al territorio e al paesaggio in termini di sostenibilità totale, ambientale ed energetica.

Solo così sarà possibile considerare l’edilizia sostenibile e l’efficientamento energetico come un comparto vitale e necessario per la qualità della nostra vita, delle nostre case, delle nostre città».

«In Puglia – aggiunge Salvatore Matarrese, presidente di ANCE Puglia – sta crescendo l’attenzione verso l’edilizia sostenibile, l’intero settore immobiliare è profondamente impegnato in una rivisitazione in chiave green del suo prodotto, viste anche le crescenti difficoltà incontrate dal comparto. La nostra Regione, tra l’altro, può contare su una normativa all’avanguardia, tra cui una specifica legge sull’edilizia sostenibile, che riconosce delle premialità, sia in termini di volumetria che di riduzione degli oneri di urbanizzazione e costruzione, a quei costruttori che realizzano immobili di edilizia sostenibile secondo quanto stabilito dai principi “Protocollo Itaca”. Lo stesso Distretto nasce da una collaborazione tra l’Ance e la Regione, con l’obiettivo di mettere in rete questi percorsi di edilizia sostenibile».

Certo se pensiamo che l’Italia, nel 1978, fu il primo paese europeo a varare una legge sull’isolamento termico, ci accorgiamo del tempo perso. Dal 1990 al 2008, per quanto riguarda il miglioramento dell’efficienza energetica del nostro patrimonio edilizio, mentre l’Europa raggiungeva una buona media con il 25%, l’Italia rimaneva ferma all’11%. Oggi tutto questo sta rapidamente cambiando.

L’appuntamento di Lecce è quindi un passo importante nella diffusione di questa nuova cultura, nella creazione di nuovi strumenti e nella messa in opera di una rete di persone e organizzazioni che sappiano dare concretezza a questo progetto. In Puglia come nel resto del Paese.