Edilizia sociale di classe A

Arriva l’edilizia sociale certificata. L’edificio si trova nel Comune di Montaione ed è composto da dieci alloggi realizzati in legno X-LAM. Il costo totale della realizzazione è stato di un milione e mezzo di euro ed è stato finanziato al 50% dalla Regione Toscana e per il restante 50% dal soggetto gestore. La certificazione ottenuta dall’immobile è quella di CasaClima in classe A visto che consuma circa 23KWh a metro quadro all’anno.

«Sul sistema dell’edilizia sociale sostenibile – ha detto l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca – la Toscana ha deciso di investire in modo consistente. Piano piano stiamo raccogliendo i primi importanti frutti, con riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Questo settore merita di essere sviluppato per vari motivi: aumentare la dotazione di alloggi di edilizia pubblica, mettere a disposizione edifici a bassissimo impatto ambientale, ma che coniughino anche l’aspetto sociale, permettendo a chi li abita di risparmiare con bollette più leggere, incentivare una ripresa dell’economia toscana più sostenibile, a partire anche dallo sviluppo della filiera toscana del legno, essendo la Toscana la regione più boscosa d’Italia con i suoi 1 milione e 150 mila ettari di foreste».

L’edificio di Montaione è stato selezionato da Federcasa nazionale, insieme all’intervento di recupero dell’ex Cinema Excelsior di Montelupo Fiorentino e al progetto pilota Via da Fabriano di Pisa, come una tra le migliori pratiche nazionali da inserire nel progetto di monitoraggio europeo Power House nearly-Zero energy challenge che prevede l’inserimento di cinque best practices italiane  delle quali tre di sono toscane.

«La certificazione Casa Clima in classe A e il monitoraggio europeo – osserva il presidente di Publicasa, l’ente gestore dell’immobile, Pietro Bonci – rappresentano un impegno della società per la qualità dell’abitare, per la sostenibilità ambientale e sociale e per la verifica costante dei reali risultati ottenuti e dei benefici che ne possono trarre gli inquilini e più in generale il sistema toscano dell’edilizia sociale».

I tre immobili saranno monitorati al fine di contribuire nella definizione degli standard europei con cui saranno individuati i requisiti degli edifici ad energia quasi zero e saranno al centro di un convegno internazionale che si terrà all’inizio di luglio in toscana e al quale saranno presenti amministratori, tecnici e professionisti dell’area del Mediterraneo.

«Dobbiamo avere sempre in mente – ha spiegato il presidente dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia Sergio Gatteschi – che l’Italia, ogni anno, spende 63 mld di euro per importare combustibili fossili. Una casa come quella costruita a Montaione consuma un decimo dell’energia rispetto a una casa tradizionale. Questo deve darci la spinta ad incentivare questo tipo di edilizia, anche perchè il costo finale sostenuto da chi ci abita diventa irrisorio».

La Toscana sembra voler prendere sul serio la questione della abitazioni a basso impatto ambientale. Con un bando dello scorso anno, infatti, sono stati stanziati 13 milioni di euro e sono partiti diversi progetti come quello di Torre Agli a Firenze e del quartiere di Sant’Ermete, a Pisa.