Esperienze
Canapa al sud per le case efficienti
Arrivano i primi riscontri nel meridione per la coltivazione e l'utilizzo della canapa a usi industriali
Ritorna la canapa e il suo principale utilizzo è per la sostenibilità. In Calabria e in Puglia è boom per questa coltivazione che occupa ormai centinaia di ettari, in maniera assolutamente legale, semplicemente compilando un modulo da inviare alle forze dell’ordine. «Il grano non è più conveniente», afferma Antonino Chiaramonte, 46 anni, un agricoltore di Mendicino nei pressi di Cosenza che ha sostituito il grano con la canapa che viene utilizzata nei mattoni della bioedilizia per costruire edifici efficienti, nei vestiti, negli alimenti, negli olii e da poco anche nei cruscotti delle auto. In Calabria, secondo Assocanapa, sono una decina i coltivatori di canapa per circa mille ettari. Uno sviluppo esponenziale se si considera il fatto che a fine 2012 erano 200 gli ettari coltivati a canapa in tutta Italia.
«Lavoro anche come assistente sociale – afferma Antonino Chiaramonte, – ma dall’anno scorso ho deciso di coltivare cannabis nel mio ettaro di terreno e per ogni raccolto guadagno 1.300 euro». L’agricoltore ha seminato un anno fa e subito dopo ha fatto la comunicazione d’avere una coltivazione di canapa a scopo industriale.
«Ogni tanto qualcuno si intrufola tra le piante per portarne via una – aggiunge – tanto che sono stato costretto a mettere un cartello dalla scritta: Se volete una piantina non strappatela, ve la regaliamo».
La canapa da fibra prodotta da Chiaramonte viene lavorata in uno stabilimento a Taranto che produrrà la materia prima da utilizzare in un cantiere di Brindisi dove sarà realizzata la prima casa a base di canapa nel nostro paese. Una novità per il sud poichè finora l’unico stabilimento autorizzato a lavorare la canapa, per scopo farmaceutico, oggi in Italia era a Rovigo.
«La canapa è un ottimo investimento per tanti usi – conclude Chiaramonte – rigenera i terreni, non necessita di diserbanti ed ha ottimi costi. Quella importata dall’Olanda costa anche di più. E allora perchè non avviare una grande produzione in Italia? È ingiusto criminalizzarla e finora la legislazione ne ha compromesso gli utilizzi associandola solo alla droga».
Per sfatare la “cattiva fama” della canapa Chiaramonte ha deciso di reinvestire il frutto del proprio lavoro con il nuovo prodotto agricolo realizzando una fattoria sociale per bambini autistici, dove i piccoli potranno fare ippoterapia con alcuni asinelli.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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