Edilizia scolastica
A Guastalla un asilo nido all’avanguardia e in tempi ristretti grazie a Cucinella e Rubner
La struttura accogliente e sicura, sostituisce due vecchi asili danneggiati dal terremoto grazie al progetto in cui Rubner Holzbau ha curato la parte strutturale e lo Studio di Mario Cucinella quella progettuale
Sostenibilità e sicurezza sismica sono le parole chiave della scuola per l’infanzia in legno, realizzata a Guastalla in provincia di Reggio Emilia, dove, il noto architetto Mario Cucinella, ha lavorato in collaborazione con Rubner Holzbau che ha curato l’originale parte strutturale dell’edificio. ll nuovo nido d’infanzia di via Rosario, sostituisce due nidi comunali Pollicino e Rondine danneggiati dal terremoto del maggio 2012, l’edificio ospita fino a 120 bambini ed è stato pensato per stimolare l’interazione del bambino con lo spazio circostante secondo una visione “pedagogica” in cui nulla è lasciato al caso. La struttura è stata interamente progettata dallo studio Mario Cucinella Architects di Bologna e realizzata con materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale. In particolare, ad eccezione delle fondazioni di cemento armato, la struttura portante è costituita da telai di legno lamellare che garantiscono la massima sicurezza rispetto alle alte sollecitazioni sismiche rilevate in Emilia Romagna. “E’ stato un progetto che ha dato ottimi risultati grazie anche alla grande esperienza di Rubner che, ha dato l’input nel sistema di montaggio poi rivelatosi rapido e di successo” ha dichiarato l’architetto Cucinella in un’intervista rilasciata a Tekneco in occasione del convegno organizzato da Agenzia CasaClima dal titolo “Design & Komfort” a Klimahouse Bolzano 2015. La rapidità di costruzione ha fatto sì che il progetto rappresentasse un buon modello che rientra a pieni titoli tra quelli che il Governo vuole lanciare. “La rapidità è un elemento importante – secondo Cucinella – perchè costruire un edificio scolastico nell’arco di 6 mesi permette di non intralciare l’attività didattica dei frequentanti”. Come Cucinella ha più volte sottolineato “la sostenibilità in architettura non è semplicemente una questione tecnica ma è anche una spinta a ripensare gli edifici, la loro forma e l’uso dei materiali”, la scuola di Guastallla è basata sulla semplicità del sistema costruttivo in legno, sulla scelta accurata di materiali, finiture e soluzioni tecniche. L’elevata coibentazione, la distribuzione ottimale di superfici trasparenti, il ricorso a sistemi all’avanguardia per il recupero dell’acqua piovana e l’inserimento in copertura di un impianto fotovoltaico, hanno consentito di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dell’edificio. La progettazione passiva, combinata con l’uso di impianti ad elevata efficienza energetica, riconosce all’edificio la certificazione in classe A. La struttura è formata da molti elementi verticali in legno che caratterizzano l’impianto dell’edificio e che riprende il motivo dei filari degli alberi e dei tracciati dei campi coltivati, conferendo nell’insieme leggerezza e modificando la tipica immagine della scuola come volume compatto e monolitico. La luce naturale e il diretto contatto tra lo spazio interno e l’esterno sono stati gli elementi guida della progettazione. Come ha dichiarato l’architetto Cucinella infatti: ““Per progettare un asilo nido e una scuola d’infanzia è necessario che si incontrino e dialoghino discipline diverse: l’architettura, la pedagogia, la psicologia, l’antropologia. La qualità degli spazi dipende da come questi saperi riescono a interagire tra loro.” Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte di Rubner, Giorgio Pollastrelli addetto Vendita dell’azienda ha infatti dichiarato: “E’ stato un grande onore lavorare con l’architetto Cucinella e anche una grande sfida dal punto di vista tecnico, il risultato finale è stato decisamente soddisfacente e rapido dato che con il legno è possibile prefabbricare e riuscire a cantierizzare anche grandi opoere in poche settimane.”
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L'autore
Eleonora L. Moscara
Eleonora L. Moscara, freelance leccese. Inizia a lavorare come giornalista nel 2008 nella redazione tg di un'emittente televisiva locale. Fino ad oggi ha collaborato con diverse testate: dalla carta stampata al web e uffici stampa di vario genere. Si occupa prevalentemente di ambiente e cultura. Scrive sul Nuovo Quotidiano di Puglia e sulla rivista Salento Review. Per Tekneco coordina la redazione web e si occupa della gestione del social media management.
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