In Francia urban lighting tra sogno, sostenibilità e alta tecnologia (italiana)
A Beaune, cittadina della Borgogna, luci e videoproiezioni disegnano percorsi scenografici a basso impatto ambientale
Photo: Didier Boy de la Tour
In architettura la luce viene considerata spesso la “quarta dimensione”, in grado di connotare gli spazi, la loro percezione e la qualità della vita di chi li vive. Se questo vale per gli interni degli edifici, il discorso è ancora più evidente se applicato alla dimensione urbana, dove gli aspetti scenografici e simbolici, oltre che meramente funzionali, vengono enfatizzati dalla macroscala e dall’interazione dei diversi contesti paesaggistici. Se a queste considerazioni si aggiungono poi gli enormi progressi compiuti dalla ricerca tecnologica, in grado oggi di mettere a punto sistemi illuminotecnici che abbattono i consumi energetici, contrastano l’inquinamento luminoso e consentono performances estremamente flessibili, ecco che la ribalta metropolitana appare come il luogo ideale per la messa in scena di regie luminose spettacolari quanto funzionali. È ciò che è successo a Beaune, cittadina francese antica capitale dei Duchi di Borgogna, dove un suggestivo percorso di luci e videoproiezioni sulle facciate degli edifici accompagna il visitatore alla scoperta della storia e delle architetture locali.
Scenografie luminose che abbattono il consumo energetico
Il complesso progetto di illuminazione urbana porta la firma del lighting designer Jean-Francois Touchard, con la collaborazione di Jose Cristiani, dell’agenzia di immagini per proiezioni monumentali Cosmo, per la parte multivideo. I sistemi luminosi utilizzati sono invece dell’azienda italiana iGuzzini, da sempre all’avanguardia nella luce architetturale (nonché pioniera nell’attenzione all’ambiente) e, oggi, tra i leader internazionali dell’illuminazione destinata agli spazi urbani. Apparecchi di ultima generazione, dotati di ottiche altamente performanti, utilizzano sorgenti luminose Led, che permettono di ridurre i consumi del 47%, e componenti elettronici in grado di connettere gli impianti ai sistemi di lighting management creando una luce altamente qualitativa e capace di apportare significativi contributi nella lettura degli spazi cittadini, nell’identificazione degli stili, nella valorizzazione delle diverse identità architettoniche. Grazie a innovative modalità di gestione e controllo, le luci si accendono e si spengono automaticamente, l’intensità varia quando i sensori di luminosità rilevano il livello di luce naturale, le esigenze di manutenzione vengono segnalate nei tempi necessari a garantire il corretto funzionamento degli apparecchi nel tempo. Di due tipologie i sistemi illuminanti impiegati: apparecchi seriali ad alto contenuto tecnologico e strumentazioni progettate ad hoc per rispondere alle esigenze specifiche un patrimonio storico-artistico particolarmente ricco.
Una segnaletica colorata per connettere i diversi interventi
«In questa città dall’architettura straordinaria volevo riproporre un percorso di luce che desse l’idea di una passeggiata», spiega Jean François Touchard. «Così, ho creato un percorso scegliendo una trentina di siti e collegandoli tra loro attraverso delle segnaletiche colorate. Inoltre, insieme a Cosmo, abbiamo creato delle videoproiezioni che mostrano la storia degli edifici sui quali vengono proiettate. Otto filmati da cinque minuti ciascuno che hanno richiesto il lavoro di una decina di grafici per diversi mesi».
Mura e porte, torri, merlature e facciate: tutto si accende in un cammino lungo due chilometri: «Illuminare Beaune – continua Touchard – ha significato innanzitutto rendere le luci il più possibile dirette e vicine agli edifici per dare la sensazione che la luce esca dalle pareti. I Led sono stato utilizzati non solo per il risparmio energetico, ma anche per la particolare dolcezza della loro luce, scelta nella tipologia “bianco caldo”. I Led sono ideali anche perché Beaune è una piccola città, le strade sono larghe dieci metri, si è sempre molto vicini agli edifici e la loro illuminazione morbida ci ha permesso di rispettare questa vicinanza. Per la segnaletica invece abbiamo scelto il sistema Rgb, a illuminazione dinamica. I box in cui sono sistemati i proiettori sono anche postazioni web alle quali è possibile connettersi via bluetooth per ottenere informazioni turistiche».
Qualche dettaglio tecnico
Il percorso pedonale intramuros è illuminato con proiettori Platea a Led Rgb (design Piero Castiglioni e Mario Cucinella). Ogni proiettore è indipendente e la sua luce cambia colore a seconda dello scenario, il che consente di ottenere un percorso dinamico composto da fasci colorati; l’onda di luce che si crea in questo modo si propaga nel cuore della città e lungo i bastioni, valorizzati anche da altri proiettori. Sempre intramuros, gli incassi da terreno del tipo Light Up Walk Pro (design Jean Michel Wilmotte) e Led Plus contribuiscono, grazie ai fasci serrati, a sottolineare la verticalità degli edifici. I proiettori MiniWoody, Woody e MaxyWoody (design Mario Cucinella) e Linealuce (design Jean Michel Wilmotte) accentuano invece i dettagli architettonici diffondendo una luce precisa che esalta tutte le costruzioni, anche con l’uso di applique. Il Municipio di Beaune è illuminato con sistemi Glim Cube Rgb (design Piero Castiglioni) collocati nel telaio delle finestre. Lo speciale programma che gestisce e collega le numerose apparecchiature (del tipo Master Pro) ha il vantaggio di essere un sistema aperto che permette di personalizzare gli eventi e i siti programmando scenari colorati con effetti guidati da un timer.
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L'autore
Luisa Pianzola
Luisa Pianzola è giornalista freelance e consulente editoriale. Laureata in storia dell’arte contemporanea e diplomata in visual design, ha pubblicato alcuni libri di architettura e collabora da vari anni con studi di comunicazione e periodici specializzati nel settore dell’architettura, del product design e degli interni occupandosi di progettazione, materiali e wellness con una particolare attenzione alla ecosostenibilità.
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