Vitoria-Gasteiz, l’esempio da imitare per la svolta green delle città
Il centro basco raggiunge livelli di eccellenza nello sforzo di contemperare business e tutela dell'ambiente
Photo: Quintas
Mezzi pubblici a una distanza massima di 300 metri, costi elevati dei parcheggi e impegno diretto da parte dei cittadini. Sono i tre ingredienti che hanno permesso a Vitoria-Gasteiz di conquistare il titolo di Città Verde Europea per il 2012. Città basca, di 239 mila abitanti, ha sbaragliato le altre 17 concorrenti ganando el premio, volendo utilizzare un’espressione spagnola! «Una città laboratorio», la definisce il suo Sindaco, dove si sperimentano azioni per rendere più eco-compatibile il futuro. Una «città che ospita la biodiversità» aggiunge Ivana Pérez, e che, come osserva il bio-architetto Dario Fraioli, ha «avuto degli amministratori lungimiranti».
Mezzi pubblici ogni 300 metri
Verde por dentro y verde por fuera (verde fuori e verde dentro) si ascolta nei numerosi e simpatici video spot di pubblicità progresso. Già, ma come hanno fatto concretamente a divenire green? Patxi Lazcoz, il Sindaco, sottolinea come negli ultimi anni si sono sviluppati progetti fondamentali tra cui il «Piano di Mobilità Sostenibile e Spazio Pubblico (Plan de Movilidad Sostenible y Espacio Público) che ha rivoluzionato gli usi del trasporto pubblico. Non dimentichiamo che al di là del riconoscimento internazionale di questa “rivoluzione verde”, - afferma - più trasporto pubblico vuol dire minor numero di auto, minor inquinamento, minor rumore… più spazio per le persone e soprattutto migliore e maggiore qualità della vita per la cittadinanza».
I dati confermano, infatti, la diminuzione del ricorso ai veicoli privati, disincentivato tra l’altro con un notevole rincaro delle tariffe dei parcheggi, mentre aumenta l’utilizzo dei mezzi pubblici (puntuali, frequenti e tutti dotati di dispositivi per disabili), delle biciclette e degli spostamenti a piedi. Il 95,8 % dei cittadini ha, a meno di 300 metri, una fermata per il trasporto pubblico, il 25% dello spazio urbano è riservato esclusivamente ai pedoni e ci sono 97 kilometri di piste ciclabili con 457 parcheggi dalla capacità di 5000 posti, solo all’interno della città. Questi i dati, destinati a migliorare. Il giovane sindaco prosegue citando la Strategia per la Prevenzione del Cambiamento Climatico in Vitoria-Gasteiz 2006-2012 (Estrategia para la Prevención del Cambio Climático) e l’adesione al Patto dei Sindaci nel 2009 (Pacto de los Alcaldes) con il quale la città si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 di oltre il 20% entro il 2020, attraverso una maggiore efficienza energetica e con la produzione e l’utilizzo di energie rinnovabili. Basti pensare che sette edifici su dieci hanno i pannelli solari! Il Piano Locale di Energia 2007-2012 (Plan Local de Energía) ideato e messo in atto per l’ottimizzazione energetica degli edifici ossia risparmi, efficienza e utilizzo di energia da fonti rinnovabili, come l’installazione di pannelli solari fotovoltaici.
Gli indicatori ambientali
Il gruppo di esperti della giuria ha basato le proprie valutazioni sui seguenti indicatori: contributo locale al cambiamento climatico globale, trasporti locali, aree urbane verdi, sviluppo sostenibile del suolo, natura e biodiversità, qualità dell’aria locale, inquinamento acustico, produzione e gestione dei rifiuti, consumo idrico, trattamento delle acque reflue, e gestione ambientale dell’autorità locale. La cittadina spagnola ha indubbiamente eccelso e durante la cerimonia d’investitura il Commissario europeo dell’Ambiente Janez Potočnik ha commentato: «E’ nelle città che la maggior parte degli europei possono vedere all’opera la politica ambientale, ed è nelle città che le decisioni ambientali contano».
Pannelli solari e mobilità sostenibile al centro del piano
Alla domanda in quanti anni avete raggiunto gli eccellenti risultati, il sindaco Patxi Lazcoz parte dall’inizio e afferma che: «Vitoria-Gasteiz è da più di 30 anni che porta avanti delle politiche ambientali e di sostenibilità, sebbene negli ultimi anni si siano sviluppate alcune delle azioni più ambiziose». Ivana Pérez, responsabile dell’ufficio stampa Vitoria-Gasteiz green capital 2012, ci conferma che: «Il rispetto per il contesto naturale e la ricerca di soluzioni di sviluppo sostenibile sono stati principali per l’amministrazione comunale. L’ambiente in Vitoria-Gasteiz si pone al di sopra delle sigle politiche o ideologiche».
Il parere dell’esperto
Dello stesso avviso il bio-architetto Dario Fraioli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura della sezione di Frosinone, il quale afferma che: «La cittadina spagnola di Vitoria-Gasteiz, ha avuto degli amministratori lungimiranti, che hanno pianificato nel tempo una serie d’interventi, portandoli a guadagnare i primi posti in Europa come città rispettosa dell’ambiente e della società umana». Sintetizza con queste parole i risultati raggiunti «L’uso dei pannelli solari, la riduzione dell’inquinamento attraverso la mobilità sostenibile e l’efficientamento energetico degli immobili, sono solo alcuni degli interventi eseguiti in quella cittadina. In Italia purtroppo, con questo modo di fare politica e di attuare regole che difendono gli interessi di pochi, arriveremmo a un punto tale, da distruggere il nostro ambiente, la nostra cultura e le tante opere architettoniche e urbanistiche, che fortunosamente ancora possiamo vedere». Prosegue aggiungendo che:«Non si potrà comunque andare avanti così per molto, allora solo dopo si correrà ai ripari: applicheremo veramente il discorso della mobilità sostenibile e useremo quindi l’autobus che non inquina, la bicicletta (ove possibile) e forse anche il car sharing!».
I cittadini non stanno a guardare
Parole d’ordine partecipazione e sensibilizzazione! Secondo Ivana Pérez, “I cittadini e le cittadine sono protagonisti dei cambiamenti, i responsabili del presente e del futuro delle città. Gli abitanti sono insomma i protagonisti assoluti delle politiche verdi». Prosegue sottolineando che: «ogni giorno portano avanti il proprio impegno personale ad esempio facendo raccolta differenziata, diminuendo il consumo di acqua domestica e partecipando attivamente a incontri, corsi, programmi, seminari ecc sull’ambiente che si realizzano in città». Ci spiega inoltre che fin da piccoli gli scolari partecipano a programmi di sensibilizzazione ambientale e portano avanti dei lavori scolastici che a fine anno il sindaco Patxi Lazcoz premia di persona. Nel comune ci sono inoltre orti ecologici a disposizione dei cittadini che intendono coltivarli con metodi biologici. Riportiamo due episodi significativi, che ci ha raccontato.
Il primo «quando si concretizzò la possibilità di vincere, centinaia di cittadini di Vitoria-Gasteiz hanno pensato di cambiare la propria foto del profilo di Facebook per metterne una relazionata con Green Capital, e il giorno in cui si è saputo della vittoria, le strade si sono riempite di verde e tutta la cittadinanza ha partecipato come mai prima.” E il secondo «quando c’è stato il cambiamento delle linee degli autobus, previsto nel piano di mobilità, più di un centinaio di volontari scesero in piazza per informare le persone dei cambiamenti e aiutarle a districarsi con le nuove tratte».
Concludiamo con le parole dello stesso Sindaco: «Servono a poco le politiche o le iniziative che si impongono dalle Istituzioni, se il cittadino non usa l’autobus, non ricicla, non usa in maniera responsabile l’acqua o l’energia. Sappiamo bene che senza i suoi abitanti Vitoria-Gasteiz non sarebbe stata la prossima Green Capital».
Forse per quanto riguarda l’Italia, però, non possiamo a fare a meno di rilevare una certa carenza di iniziative orientate al verde. «A noi italiani non manca nulla, in termini di tecnologie, capacità e soluzioni. Il problema di fondo però è un altro: fino a quando ci sarà una classe politica (considerando tutte le forze politiche in Italia, sia quelle di destra, che quelle di sinistra), che non indirizza le risorse verso un concreto approccio allo sviluppo sostenibile del nostro paese, dovremmo sempre guardare e far riferimento ad altri, per quel che concerne l’applicazione di criteri volti al rispetto dell’ambiente e del nostro futuro!!!», conclude il bio-architetto Dario Fraioli.
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L'autore
Anna Simone
Anna Simone è una Sociologa Ambientale e si occupa di tematiche ambientali dal punto di vista sociale e culturale, contestualizzando quello che succede al posto in cui è successo per comprenderlo, analizzarlo e spiegarlo. È autrice del blog Ecospiragli.
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