Riciclo
Rifiuti, quanto spreco con le batterie usa e getta
Una ricerca rivela che un terzo delle pile viene gettato quando ha ancora il 40% di carica, con grande spreco di risorse e aumento di rifiuti tossici
Ogni anno in Italia vengono gettati circa 260 milioni di batterie, prodotti che contengono sostanze tossiche e vanno quindi avviati alla raccolta differenziata. Una ricerca – condotta da Duracell™ in collaborazione con European Recycling Platform (Erp) in 5 paesi europei su 12.000 pile di diverse tipologie – rivela che 1/3 delle batterie alcaline che viene gettato via contiene ancora al suo interno in media il 41% dell’energia disponibile.
Questo accade perché non tutti gli apparecchi assorbono energia allo stesso modo: alcuni sono infatti ad alto consumo, come ad esempio una fotocamera digitale, e quindi potrebbero smettere di funzionare quando la pila ha ancora disponibile più del 60% della sua energia iniziale. Invece di essere gettata via, questa batteria potrebbe quindi essere ancora utilizzata: spesso ha ancora energia sufficiente per far funzionare un altro apparecchio che ha un tasso di assorbimento energetico minore, come un telecomando, una sveglia o un giocattolo per bambini.
Una batteria che non è più in grado di far funzionare una fotocamera digitale, secondo i dati della ricerca, ha ancora un 80% di energia non sfruttata, e cioè abbastanza carica per alimentare un giocattolo per quasi otto ore. Anche una batteria che, dopo quattro ore di utilizzo, non è più sufficiente per un rasoio elettrico (apparecchio a medio dispendio di energia) conserva ancora il 23% della carica, che potrebbe alimentare un joypad per 5,8 ore.
L’energia residua nel totale delle pile intercettate in questa ricerca equivale a 900.000 kWh. Il dato è stato calcolato considerando la capacità energetica media di ogni tipologia di pila e la tensione residua. Infine, il risultato è stato moltiplicato per il numero di pezzi di pile gettate e intercettate.
E 900.000 kWh di energia corrispondono a tantissima energia. Per avere un’idea, si pensi che con 900.000 kWh è possibile fornire energia necessaria a 10.000 automobili di potenza media (88kWh/120CV) per stare in funzione per un’ora; inoltre questa quantità di energia, che corrisponde a quella prodotta da 50.000 pannelli fotovoltaici in un’ora, può alimentare a pieno regime circa 300.000 abitazioni per un’ora.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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