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Radon, un gas radioattivo che spesso arriva in casa | Tekneco

Tra le mura domestiche

Radon, un gas radioattivo che spesso arriva in casa

Nel dimenticatoio i rischi tumorali e l’importanza della prevenzione

Scritto da il 27 gennaio 2012 alle 9:13 | 3 Commenti

Radon, un gas radioattivo che spesso arriva in casa

Photo: akeg


Il radon è un gas radioattivo naturale, spesso presente in casa. Ha la caratteristica di essere incolore e inodore, dunque fortemente ignorato. Eppure, è ufficialmente riconosciuto come la seconda causa di morte per tumore ai polmoni, dopo il fumo di sigaretta.

Inquinamento da radon
Come fa qualcosa di naturale a essere letale? Il radon presente in natura ha una concentrazione in atmosfera molto bassa perché si disperde rapidamente. La principale fonte di emissione è il suolo e marginalmente l’acqua e alcuni materiali da costruzione (come tufo, granito, cemento, laterizi), che liberano nell’ambiente tale gas tossico. Il problema si presenta se si infiltra negli ambienti chiusi, attraverso fessure, giunti di connessione, canalizzazioni degli impianti idraulici, elettrici o di scarico perché il tasso di concentrazione sale vertiginosamente.

Gli edifici più a rischio sono in generale quelli a più diretto contatto con il suolo (locali interrati, seminterrati, o al piano terra) ma basterebbe sapere della presenza del radon per fare un’opera di bonifica, che non sarebbe risolutiva ma ridurrebbe la concentrazione entro limiti innocui. Dal rapporto di Legambiente “Ecosistema scuola 2011″ emerge che solo il 31,75% delle amministrazioni effettua il monitoraggio per il radon, anche se gli studenti trascorrono molte ore all’interno delle strutture scolastiche. Non va meglio nelle strutture abitative private, ma quasi nessuno lo sa.

Cosa fare
Per prima cosa bisogna rivolgersi all’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) della propria regione di appartenenza, per avere ulteriori informazioni e approfondimenti tecnici. Nella maggior parte dei casi l’Arpa ha degli elenchi con gli organismi idonei per effettuare una misurazione. Se il livello di gas radon rilevato dovesse risultare elevato, si deve procedere a un monitoraggio più accurato (ossia in continuo) che avviene nell’arco di un intero anno solare. E’ possibile che la  concentrazione all’interno di una struttura abitativa vari molto, durante le ore della giornata, della settimane e da una stagione all’altra.

Accertata la presenza del radon in concentrazioni pericolose, si procede con le tecniche di mitigazione che mirano soprattutto a impedire o limitare l’ingresso del radon. Ad esempio con la ventilazione, la sigillatura di tutte le possibili vie di ingresso a contatto con il terreno, la pressurizzazione dell’abitazione e se necessario l’aspirazione del gas dal suolo sottostante l’edificio.


Commenti

Ci sono 3 commenti.

  • michele
    scrive il 27 gennaio 2012 alle ore 11:00

    Salve sono un geometra e l'argomento sul Radon i interessa molto,non vi sono in commercio apparecchiature idonee che possiamo usufruirne noi direttamente? Vi ringrazio. Geom. Michele Salsano

  • Anna Simone
    scrive il 29 gennaio 2012 alle ore 17:54

    Gentile Michele, in rete sono pubblicizzati alcuni strumenti di rilevazione del gas Radon. Le consiglio, tuttavia, di rivolgersi a qualche Arpa perché potrebbero darle delle informazioni sulle caratteristiche che devono avere queste strumentazioni ai fini dell’affidabilità tecnica. Ad esempio l’Arpa Veneto ha l’Osservatorio agenti fisici, con la mail specifica per l’area Radon radon@arpa.veneto.it Il link del sito http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/riferimenti/contatti/?searchterm=radon Buona serata Anna Simone

  • Manuela
    scrive il 30 gennaio 2012 alle ore 14:17

    Salve Michele, incuriosita anche io dal problema Radon, ho scoperto un sensore innovativo di gas radon professionale ma molto semplice da utilizzare. E' prodotto da una nuova azienda nata dalla ricerca universitaria, il sito web e il seguente: www.rsens.it, contattati via mail (info@rsens.it) mi hanno fornito materiale tecnico ed informativo molto interessante. Un saluto, Manuela

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L'autore

Anna Simone

Anna Simone è una Sociologa Ambientale e si occupa di tematiche ambientali dal punto di vista sociale e culturale, contestualizzando quello che succede al posto in cui è successo per comprenderlo, analizzarlo e spiegarlo. È autrice del blog Ecospiragli.


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