Raccolta pneumatica dei rifiuti, una realtà in divenire
L’Italia imita gli altri Paesi e pone le basi per realizzare i primi progetti
Photo: Concessione Envac
Il sistema di raccolta pneumatica di rifiuti a primo acchito sembra fantascienza. Eppure potrebbe esser la soluzione per eliminare i cassonetti dalle strade, rendere più “intelligente” lo smaltimento della spazzatura e diminuire le emissioni di Co2 dovute alla circolazione dei camion che bloccano il traffico. Tuttavia il costo iniziale dell’investimento ne frena l’espansione nazionale.
Caratteristiche funzionali
I rifiuti, differenziati all’origine, si gettano in punti di conferimento (nel condomino o per strada) che collegati a dei tubi permettono alla spazzatura di arrivare qualche metro sottoterra. Appena il punto di stoccaggio è pieno, i sensori lo segnalano alla centrale di raccolta, posta a un paio di kilometri di distanza, che procede ad attirare verso di sé la spazzatura servendosi dell’aspirazione. Qui i rifiuti vengono ridotti di volume, introdotti in contenitori ermetici e infine prelevati da specifici automezzi.
Vantaggi
Secondo i dati forniti dalle società che installano impianti di raccolta pneumatica, la gestione della spazzatura ha un costo di circa il 20% inferiore rispetto a quella tradizionale. Il sistema è completamente interrato dunque non si pongono problemi di cattivo odore e migliorano sensibilmente le condizioni igienico sanitarie, soprattutto in quelle città che soffrono per i cassonetti strapieni. Le emissioni di Co2 vengono abbattute del 60% grazie alla diminuzione del traffico causato dagli automezzi di raccolta.
Svantaggi
Per ovvi motivi tecnici non è economicamente conveniente installare questo tipo di tecnologia, in complessi residenziali già esistenti, mentre il discorso cambia se in fase di progettazione si inserisce la raccolta pneumatica dei rifiuti. Inoltre, la movimentazione di materiali come il vetro o i metalli potrebbe portare a un rapido deterioramento delle condutture facendo innalzare i costi di manutenzione.
Realizzazioni in Italia
Sono in cantiere due sistemi di raccolta e trasporto pneumatico dei rifiuti solidi urbani che vedranno la luce durante il 2012. Nel nord-Italia, nel quartiere di Varesine-Porta Nuova, a Milano, nato ex novo, dove andranno a risiedere 400 famiglie circa. L’impianto sotterraneo, ad opera di Envac, raccoglierà plastica, carta, metallo e umido. Al centro-Italia invece, un sistema di raccolta pneumatica, a cui sta lavorando l’azienda milanese Oppent, verrà applicato all’edificio dell’Eurosky di Roma, una torre residenziale di 28 piani abitativi, per la raccolta di carta, plastica e generico. La stessa tecnologia pneumatica attualmente è in funzione nella sede di una banca romana ma solo per la raccolta di carta.
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L'autore
Anna Simone
Anna Simone è una Sociologa Ambientale e si occupa di tematiche ambientali dal punto di vista sociale e culturale, contestualizzando quello che succede al posto in cui è successo per comprenderlo, analizzarlo e spiegarlo. È autrice del blog Ecospiragli.
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Panfilo
scrive il 29 maggio 2012 alle ore 15:19
Il sistema di raccolata pneumatica dei rifiuti è una soluzione interessante che stiamo considerando in un ns importante progetto. Siamo sostenitori e promuoviamo le aziende italiane che sviluppano l'intera filiera e cerchiamo di evitare che aziende straniere possano accaparrarsi anche questo importante settore sottraendo opportunità e risorse al teritorio.
Anna Simone
scrive il 29 maggio 2012 alle ore 16:59
Salve Panfilo, grazie per l'intervento. In effetti il settore dei rifiuti in Italia non è visto come una fonte di guadagno e si tende a investire poco per innovare. La speranza è che, almeno, per la raccolta pneumatica si inverta la rotta. Saluti Anna Simone
alessio
scrive il 21 agosto 2013 alle ore 00:04
Svantaggi Per ovvi motivi tecnici non è economicamente conveniente installare questo tipo di tecnologia, in complessi residenziali già esistenti, mentre il discorso cambia se in fase di progettazione si inserisce la raccolta pneumatica dei rifiuti. Marino la vuole fare nel quartiere più antico di roma il tridente....già dice tutto!
Mario Fierro
scrive il 20 marzo 2015 alle ore 19:13
Ho bisogno di saper di piú della raccolta dei residui solidi mediante il sistema pneumatico. Sono ilprogettista d'un edifico di 70.000 m2 circa della cittá di Valencia, Venezuela. Inoltre sapere se siete disposti a contribuire ad un piano piloto per una zona della citta (intorno all'edificio) di 15.000 abitanti per poi aumentarlo al resto della cittá d'accordo alle indicazioni ottenute dall'Alcalde (sindaco) sr. Michele Cocchiola. Saluti cordiali
Mario Fierro
scrive il 20 marzo 2015 alle ore 19:30
Sono interessato in una maggior informazione del sistema pneumatico di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Sono il progettista d'un edificio di 70.000 m2 circa e voglio sapere della vostra disponibilitá per lo sviluppo del sistema, non soltanto nell'edificio, ma anche nella zona circostante di 15.000 abitanti circa (Urbanización Guaparo), proponendo questo piano piloto affinché si possa riprodurre per tutta la cittá di 1,5 milioni di abitanti circa. Saluti cordiali
Giuseppe Liberti
scrive il 27 dicembre 2016 alle ore 13:20
Sono d'accordo con la D.ssa Simone sui vantaggi ambientali; non riscontro invece l'analisi economica secondo cui tra gli svantaggi, non sarebbe conveniente installarlo nelle aree residenziali già esistenti. In prima battuta direi che installare il sistema in una zona residenziale abitata, costa in più solo il ripristino dell'asfalto o pavimentazione. Ma volete mettere la trasformazione del costo di trasporto da un sistema di operatori ecologici aggrappati ai camion, rispetto ad una rata di trasporto dedicata ! Chiudo con una riflessione: rinuncereste alla fogna stradale per tornare ai camion dell'autospurgo che vengono a svuotare le cisterne private ogni 2 o 3 giorni ? Nell'articolo avete citato la ditta ENVAC, mi pare che i suoi impianti sono in funzione da 40 anni ininterrottamente. Credo che dobbiamo fare più analisi degli investimenti ambientali. Cordiali saluti